Campo sportivo Pietra di Bue ore 16°°: assessore tu sei un pagliaccio ! |
CasamicciolaNews - Sport | |||
Scritto da Ida Trofa | |||
Sabato 08 Novembre 2008 18:47 | |||
Ancora polemiche nel mondo pallonaro casamicciolese Campo sportivo Pietra di Bue ore 16:00: “Assessore tu sei un pagliaccio! Dirigenti nel pallone e tensioni a tutto spiano. Ancora uno scontro sul campo tra la Juve Casamicciola e il Casamicciola. L’assessore Gianfranco Mattera divide il Campo a meta, ma le società non si accordano. Ragazzi tutti a casa e match rimandato alla prossima puntata. Similia similibus così fu scritto e così accade dove i bambini con i bambini uniti danno sfoggio di grande tempra caratteriale ed infinita incapacità di discernimento. Peccato però che qualche bambino con i calzoncini più lunghi e qualche capello bianco in più debba prendere lezione dagli sbarbatelli che dei primi subiscono la prepotenza e l’ottusità, rimanendo impassibili e freddi, basiti e disillusi. Non si placa, infatti, la polemica e non si placano gli attriti nel mondo pallonaro casamicciolese dove ancora risultano contrapposte le società Juve Casamicciola ed Casamicciola. Anche questa volta, dopo mesi di divagazioni e cambi al tavolo dello scontro, si è tornati sul campo e si è tornati a litigare su chi ha il titolo e le fasce orarie di competenza. Nel pomeriggio di ieri intorno alle 15.00 la Juve Casamicciola con la prima squadra (dai 18 anni in su) svolgeva i suoi allenamenti come da calendario, peccato però che quello stesso calendario ufficializzato dal comune prevedeva la presenza dei più piccoli allievi del Casamicciola (dai 10 in giù). Compresenza evidentemente incompatibile come sottolineato da entrambe le parti. La Juve C. che occupava la parte centrale del campo è stata così invitata a spostarsi esclusivamente su di una metà in modo da concedere l’altra parte ai bambini. La cosa non è stata però presa molto bene dall’allenatore Carmine Calise persuaso che il campo spettasse elusivamente alla sua squadra. Per il Casamicciola, al contrario, dichiarazioni e affermazioni dell’assessore alla mano il campo dove essere anche a loro disposizione e pertanto al fine di ottener la porzione di competenza chiedevano prima l’intervento del presidente della Juve C., Carcaterra, che, stando alle dichiarazioni dei dirigenti del Casamicciola avrebbe invitato a concedere gli spazi e poi dei Vigili Urbani e dell’assessore competente. Sia i vigili urbani che l’ass. Mattera sono giunti sul campo cercando di dipanare l’intricata matassa. Nel frattempo mentre i grandi “litigavano” dando esempio di fair play agli aspirati giocatori di entrambe le compagini i ragazzi imparavano la lezione. Tra un calcio alla palla e l’altro con l’occhio scrutavano coloro i quali sono deputati alla loro formazione e tutela, coloro i quali imiteranno tra qualche anno. I piccolissimi in un angolo in fondo, i grandi al centro campo impegnati in una partitella. Morale della favola la conclusone è stata: tutti a casa senza calcio! Infatti nonostante l’intervento dei vigili che invitavano Calise a concedere parte degli spazi, perché così aveva stabilito l’amministrazione e l’assessore responsabile e nonostante le minacce di bloccare le future performance del Casamicciola nessuna delle parti ha voluto tirarsi indietro con tutti i ragazzi mestamente costretti a tornare a casa con le pive nel sacco. Con le pive nel sacco ma anche con tanto tempo perso visto che alla fine a nulla giova tutta questa acredine e tutta questa polemica, mentre tanti danni e tante conseguenze crea a questi piccoli e speranzosi calciatori che ha noi grandi si affidano.Nel frattempo sempre sul campo mentre ci si rassegnava da entrambe le parti a non giocare per chiudere i conti entrava in campo anche l’assessore responsabile del calendario per la fruizione della struttura sportiva. Lo stesso sottolineava la volontà di concedere a metà il rettangolo di gioco. Per il Calise però le parole volano ed era necessario a testimonianza di ciò lo scritto, scritto che l’assessore riteneva dover consegnare al presidente Carcaterra non certo all’allenatore ed ecco la franca risposta del Calise che reputava senza mezzi termini e senza mandarglielo a dire, l’assessore “ un pagliaccio!”. A questa affermazione l’assessore, ovviamente offeso invitava, o meglio cacciava fuori letteralmente l’allenatore dal campo tra lo stupore e l’incredulità di tutti i presenti. Una vicenda dunque che promette scintille e che di certo non si concluderà per le vie brevi nonostante l’indegno spettacolo offerto, a tutti, i livelli. E mi si consenta sarà pure che la politica ci mette lo zampino, ma nella fattispecie credo che le idee camminino sulle gambe degli uomini ed ogni tanto bisognerebbe anche comportarsi di conseguenza usando la ragione e non gli ormoni maschili e femminili che si voglia.
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Ultimo aggiornamento Mercoledì 11 Marzo 2009 17:42 |