Lettera aperta al Sindaco di Casamicciola Terme |
CasamicciolaNews - Cronaca | |||
Scritto da Ida Trofa | |||
Venerdì 20 Ottobre 2006 17:22 | |||
Lettera aperta al Sindaco di Casamicciola Terme Oggetto: Mega………. yacht. Abbiamo letto sorpresa, maggiore della Sua, l’articolo del quotidiano “Il Golfo” del 20 c.m. dal titolo “ Marina di Casamicciola cerca un socio cui regalare il porto”. La sorpresa è dovuta al fatto che l’iniziativa della partecipata, al 100% del Comune, la società Marina di Casamicciola srl, per la ricerca di un socio per la costituzione di una nuova società con un partner da individuare e per gli scopi dettagliatamente individuati nel bando emesso sarebbe dovuta perlomeno passare per il Consiglio Comunale. Questo non solo e non tanto perché lo prescrive la legge che affida compiti e poteri ben precisi al Sindaco, alla Giunta Municipale ed al Consiglio e, fra questi, certamente non vi è per il Sindaco la possibilità di produrre società a partecipazione comunale con terzi senza passare per il Consiglio Comunale, quanto per il fatto che la Sua amministrazione continua ad operare senza alcuna trasparenza e con sistematico occultamento e depistaggio degli atti che produce, il tutto sempre ai limiti e spesso oltre la legalità.Il fatto che tale iniziativa parta da una partecipata rappresenta un raggiro bello e buono delle leggi e dei regolamenti che, se attuabile, consentirebbe ad ogni Sindaco, una volta costituita una srl con unico socio il Comune di dare poi vita ad una miriade di aziende partecipate, senza alcun limite o controllo e finalizzate a qualsiasi attività. Naturalmente tutte le implicazioni di tali scelte ricadrebbero inevitabilmente sul bilancio del Comune che di fatto “ ignora” tali iniziative. ( Vedi esempio CISI e la galassia di società con relative implicazioni……….anche la storia ha smesso di essere maestra di vita ……) Siamo poi rimasti ancora più sconcertati quando Lei, in risposta a tale articolo ha affermato che non è vero che vuole regalare il porto a un ipotetico socio di minoranza perché la Marina di Casamicciola srl non cede le proprie quote ma coinvolge un socio in una nuova società finalizzata ai soli servizi a terra per i Mega yacht e quindi limitatamente a soli 10 – 12 posti barca, società per la quale il nuovo socio apporterà , si spera, capitali ed esperienze. La realtà degli atti è ben diversa. Il bando di gara della soc. Marina di Casamicciola srl prevede un oggetto sociale ( cioè l’indicazione di cosa deve fare la nuova società), che Lei asserisce essere ampio per mera prassi ma che di fatto tali attività non saranno tutte attivate. In realtà l’oggetto sociale è molto sintetico, prevede infatti una sola attività arricchita da cogenti specificazioni . Lo riproduciamo: Come si vede l’oggetto sociale prevede di fatto un’unica attività, la gestione del porto turistico dalla “a” alla “ z” compresa la realizzazione delle infrastrutture e qualsiasi attività commerciale. Lei afferma il falso quando dice che l’attività di questa costituenda società è rivolta alla limitatissima attività dei Mega yachts, come candidamente scrive su Il Golfo : “ limitata a dieci dodici posti barca”; infatti, nello stesso oggetto sociale non solo non si limita l’attività ai soli mega yachts ne si indicano le attuali disponibilità di posti, per quanto si parla chiaramente di navi ed imbarcazioni da diporto e non solo, si parla di servizi di ormeggio e di assistenza, che guarda caso sono proprio le attività che già svolge la Marina di Casamicciola srl e si fa seguire a tale attività una puntigliosa specificazione delle attività a farsi . L’amministrazione che Lei rappresenta con i “mega yachts “ ha fatto come in una famosa pubblicità televisiva, ha scoperto l’acqua calda con cui lessare le patate. Questa attività è stata svolta a Casamicciola unicamente perché una nota società napoletana, la Luise & sons ha deciso di dirottare il traffico in transito su Ischia dal porto di Lacco Ameno ( Il cui sindaco aveva fatto la stessa scoperta due anni addietro) in favore di quello di Casamicciola . ( Si vedano le polemiche del caso su Il Golfo) Naturalmente tale prestazione è stata lautamente pagata e fin qui si è trattato di una mera operazione commerciale. Sempre Lei, a mezzo di novelli esegeti a pagamento, ha sbandierato pochissimi giorni addietro l’altissima professionalità della Marina di Casamicciola dei suoi amministratori e del qualificatissimo personale; cosa nella quale noi da sprovveduti abbiamo creduto. Oggi a fine stagione, ed alla chetichella ed improvvisamente, come Lei ha affermato, il personale non è più all’altezza, mancano professionalità adeguate, gli amministratori non sappiamo e preferiamo non approfondire. Quello che suona strano è che l’intero Consiglio di amministrazione della Marina di Casamicciola srl si è improvvisamente dimesso; apparentemente nessuno ha proferito verbo, in tipico stile omertoso, ma qualcosa deve pur essere successo se il comandante Riccio, unanimemente accreditato di ottima professionalità nel settore, grande esperto ed appassionato nautica, se ne è andato, seguito immediatamente dagli altri componenti del Consiglio : Arnaldo Ferrandino e Ferrara . Con il nuovo Consiglio di Amministrazione, evidentemente solo con questo poteva nascere questa iniziativa, e senza che il Consiglio Comunale sappia niente nasce il bando per la ricerca del socio di una nuova società che certamente Lei ha voluto e votato nell’assemblea della srl essendo il rappresentante dell’unico socio, il tutto senza mandato del Consiglio Comunale. Il quotidiano Il Golfo scrive che da sondaggi effettuati sul territorio il bando sia finalizzato ad un ben individuato soggetto tanto che nello stesso non solo ne viene tracciato l’identikit, ma si rilevano con immediatezza anche le generalità. Non conosciamo le referenze di tale soggetto a quanto pare già individuato e Non spiega perché questa professionalità nei servizi a terra che poi consisterebbero sostanzialmente in forniture non possa essere espletata dalla stessa Marina di Casamicciola srl, magari formando qualche dipendente più intraprendente e magari con qualche conoscenza di lingue straniere. Non si capisce perché se proprio non voleva occuparsene direttamente la Marina di Casamicciola di questi servizi non potevano occuparsene ditte locali o comunque isolane. Abbiamo buoni ristoratori, aziende che somministrano carburanti da una vita, ditte che sono ampiamente in grado di fornire catering , come mai proprio la Luise che comunque continuerà ad essere pagata per gli eventuali futuri servizi di intermediazione per mandare i suoi mega yacht presso di noi ? Questi i fatti che lei anziché chiarire preferisce condire con un’ampia polemica verso presunte persone che forniscono informazioni “maliziosamente” a il Golfo e che non hanno a cuore le sorti del paese. Ricorda infatti che il porto fu svenduto nel 1992 e che fino ad oggi con la Sua amministrazione ha fatto in modo che “ il privato rimanesse con le medesime quote ottenute nel 1992” . Per puro amore della verità e non per le speciose polemiche che Lei predilige giova ricordare che nel 1992 Lei era, unitamente alla sua famiglia un democristiano di complemento, candidato non eletto alle elezioni, legatissimo, organico e sodale a quella maggioranza che approvò quella delibera. Non risulta che Lei abbia mai proferito parola su quella iniziativa ne eccepito alcunché. Le ricordiamo le condizioni economiche dell’Ente in quegli anni e che quella decisione fu presa in vista della realizzazione del primo porto turistico dell’Italia meridionale come proposto e progettato dalla FIAT ( Dopo lunghe e penose “ storie “ nel 1992 socia della Cala degli Aragonesi) negli anni ottanta e per il quale negli anni seguenti nessuna amministrazione ne ha preteso la realizzazione. Lei stesso, avendo nel tempo, direttamente o indirettamente partecipato alla vita amministrativa del paese, quasi sempre con la maggioranza di turno ha contribuito col suo concorso a determinare gli eventi di cui si lamenta e che pretende di attribuire agli altri . Quanto alla Gara europea per l’assegnazione a privati questa fu ideata da una delle Giunte Ferrandino, alla quale naturalmente Lei era organico,( forse assessore ?? ) ed anche in questo caso non risulta una sua contrarietà a tale iniziativa, della quale oggi si scrolla a parole la responsabilità pretendendo di addossarla ad altri. Asserisce infine il falso quando dice che fra i meriti ascrivibili alla Sua amministrazione assume quello di avere ha impedito il potenziamento del privato in quanto le aree sono rimaste le stesse del 1992. E’ infatti opera recente della Sua giunta l’assenso, con regolare delibera dell’Ente, all’ampliamento con ben due pontili che hanno consentito il raddoppio della ricettività del gestore privato, (Lavori realizzati in pieno agosto del corrente anno) cosa che ancora non è avvenuta per il comparto pubblico. Come dire non ho consentito l’aumento della superficie utile di un albergo, ma ho autorizzato il raddoppio dei piani e quindi la ricettività. Come al solito Lei tende a demonizzare gli altri ed a svilire il contributo che tutte le amministrazioni che si sono succedute nel tempo hanno dato al paese, nei limiti delle condizioni e delle capacità di ognuno, cosa che è valida anche per la Sua amministrazione . Soffre inoltre di una strana sindrome per la quale confonde l’Ente con se stesso ed opera esattamente come se fosse “ cosa sua “ prevedendo contorsioni procedurali per bloccare la corrispondenza e gli adempimenti e per sottoporli a preventivo controllo ed utilizzo a fini assolutamente non chiari e comunque con procedure non previste e certamente fuori dalla norma. (Come in questo caso !) Impiega a larghissime mani il precariato financo per la dirigenza dell’Ente che evidentemente non seleziona accuratamente se poi deve affiancare a tali collaboratori consulenti in pianta stabile con notevoli aggravi di spesa per il Comune. Tali comportamenti conditi con una spesa corrente impazzita hanno appesantito notevolmente la debitoria dell’Ente che farebbe bene a curare con maggiore attenzione in quanto con una sistematica politica di rinvio Lei sta solo trasferendo al futuro un situazione debitoria insostenibile che inevitabilmente ricadrà interamente sulle spalle della cittadinanza. Ci auguriamo che Lei e la sua Amministrazione vogliano impedire ciò che Lei stesso con le sue note ha condannato, il passaggio di attività economiche rilevanti ad un ben definito privato, favorendo ampiamente e ponendolo in una posizione privilegiata per investimenti e gestioni che altrimenti andrebbero affidate con gara. In gergo concedendogli una notevole rendita di posizione. Ma si sa, nella Sua ottica e come da programma, Lei riserva festa e farina Tanto Le dovevamo , i consiglieri comunali Lorenzo Mennella Antuono Castagna Giovanni Monti
|
|||
Ultimo aggiornamento Domenica 28 Giugno 2009 13:46 |