Roma: Riunione del Papa con il consiglio dei cardinali
Città del Vaticano, 17 febbraio 2014 (VIS). Questa mattina nella Casa Santa Marta ha avuto inizio la terza riunione di Papa Francesco con il Consiglio di Cardinali - creato il 13 aprile 2013 e confermato con Chirografo del 28 settembre - per aiutarlo nel governo della Chiesa universale e per studiare un progetto di revisione della Costituzione Apostolica "Pastor Bonus" sulla Curia Romana. La riunione si concluderà il 19 febbraio prossimo. "Come era in programma - ha detto Padre Lombardi - i Cardinali hanno aperto i lavori con una Santa Messa concelebrata questa mattina alle 7:00 nella Cappella della Casa Santa Marta e successivamente è cominciata la riunione in un sala non lontana dalla Cappella. È stato presente e continuerà ad essere presente l'Arcivescovo Pietro Parolin, Segretario di Stato e futuro Cardinale".
"Questa mattina - ha proseguito Padre Lombardi - hanno avuto luogo le audizioni dei rappresentanti della Commissione referente di studio e indirizzo sull'organizzazione della struttura economico-amministrativa della Santa Sede, (denominata COSEA). Erano presenti tre suoi rappresentanti, non la Commissione al completo: il Presidente, Professor Josef F.X. Zahra, il Segretario, Monsignor Lucio Vallejo Balda e Jochen Messemer, che è anche revisore internazionale della Prefettura degli Affari Economici, che hanno riferito sul lavoro della Commissione in questi 7-8 mesi dopo la sua costituzione. Non è stata presa alcuna decisione. Al termine della riunione i Cardinali sono andati a pranzo dal Cardinale Giuseppe Bertello, Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e questo pomeriggio il Consiglio continuerà il suo lavoro, senza la presenza dei rappresentanti della COSEA". "Domani, martedì 18 febbraio, è prevista l'audizione dell'altra Commissione referente, quella sullo Ior". Mercoledì Papa Francesco terrà l'Udienza Generale del Mercoledì in piazza San Pietro, mentre i Cardinali continueranno i lavori. Nel pomeriggio, i Cardinali membri del "Consiglio dei Quindici" - istituito da Giovanni Paolo II e responsabile del bilancio generale consolidato della Santa Sede e del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano - si incontreranno con il "Consiglio degli Otto", cioè i Cardinali che prendono parte alla riunione del 17-19 febbraio". Alle 9:30 di giovedì 20 febbraio, nell'Aula del Sinodo, ha inizio il Concistoro straordinario dei Cardinali, sul tema della famiglia. I lavori si apriranno con il saluto del Decano del Collegio Cardinalizio, Cardinale Angelo Sodano e con la relazione introduttiva del Cardinale Walter Kasper. I partecipanti si riuniranno dalle 9:30 alle 12:30 e nel pomeriggio dalle 16:30 alle 19:30. L'incontro si concluderà venerdì 21 febbraio. Sabato 22 febbraio, si celebrerà in Piazza San Pietro il Concistoro nel corso del quale il Papa creerà 16 nuovi cardinali. Domenica 23, il Santo Padre concelebrerà la Messa con i nuovi Porporati. Lunedì 24 e martedì 25, è in programma una riunione della Segreteria del Sinodo e del Consiglio dei Quindici. Vatican Information Service
Roma: Papa Francesco: ricordare che le parole uccidono
Città del Vaticano, 17 febbraio 2014 (VIS). Nel pomeriggio di ieri, il Santo Padre Francesco si è recato in visita pastorale alla Parrocchia romana di San Tommaso Apostolo all'Infernetto, nel settore sud della diocesi di Roma. Al suo arrivo, il Papa ha incontrato i bambini che quest'anno riceveranno la Prima Comunione e la Cresima, ha salutato i fedeli nel cortile antistante la Parrocchia, i bambini battezzati negli ultimi mesi con i loro genitori, gli anziani, gli ammalati e l'Associazione di famiglie con figli disabili. Prima della celebrazione della Santa Messa il Papa ha confessato alcuni penitenti. "Una volta, i discepoli di Gesù mangiavano grano, perché avevano fame; ma era sabato, e il sabato non si poteva mangiare il grano - ha detto il Papa nell'omelia - E i farisei hanno detto: 'Ma guarda cosa fanno! Chi fa questo, va contro la legge e sporca l’anima, perché non compie la legge!'. E Gesù rispose: 'Non sporca l’anima quello che noi prendiamo da fuori. Sporca l’anima quello che viene da dentro, dal tuo cuore'. E credo che ci farà bene, oggi, pensare non se la mia anima è pulita o sporca, ma pensare cosa c’è nel mio cuore, cosa ho dentro, che io so di avere e nessuno lo sa. Dire la verità a noi stessi: e questo non è facile! Perché noi sempre cerchiamo di coprirci quando vediamo qualcosa che non va bene dentro di noi, no? (...) Cosa c’è nel nostro cuore: c’è amore? Pensiamo: io amo i miei genitori, i miei figli, mia moglie, mio marito, la gente del quartiere, gli ammalati?… amo? C’è odio? Io odio qualcuno? Perché tante volte noi troviamo che c’è odio, no? 'Io amo tutti tranne questo, questo e questa!'. Questo è odio, no?". "Che cosa c’è nel mio cuore, perdono? - ha proseguito il Pontefice - C’è un atteggiamento di perdono per quelli che mi hanno offeso, o c’è un atteggiamento di vendetta (...). Dobbiamo domandarci cosa c’è dentro, perché questo che è dentro viene fuori e fa il male, se è male; e se è buono, viene fuori e fa il bene. Ed è tanto bello dire la verità a noi stessi, e vergognarci quando ci troviamo in una situazione che non è come Dio la vuole, non è buona". Il Papa ha ricordato il Vangelo di oggi quando Gesù diceva. "'Avete inteso che fu detto agli antichi: 'Non ucciderai'. Ma io vi dico, chiunque si adira con il proprio fratello, lo ha ucciso, nel suo cuore'. E chiunque insulta suo fratello - ha sottolineato Papa Francesco - lo uccide nel suo cuore, chiunque odia suo fratello, uccide suo fratello nel suo cuore; chiunque chiacchiera contro suo fratello, lo uccide nel suo cuore. Noi forse non ci accorgiamo di questo, e poi parliamo (...) sparliamo di questo e di quello… E questo è uccidere il fratello. Per questo è importante conoscere cosa c’è dentro di me, cosa succede nel mio cuore. Se uno capisce suo fratello, le persone, ama, perché perdona: capisce, perdona, è paziente…". "È amore o è odio? Dobbiamo, questo, conoscerlo bene. E chiedere al Signore due grazie. - ha concluso Papa Francesco - La prima: conoscere cosa c’è nel mio cuore, per non ingannarci, per non vivere ingannati. La seconda grazia: fare quel bene che è nel nostro cuore, e non fare il male che è nel nostro cuore. E su questo di 'uccidere', ricordare che le parole uccidono. Anche i cattivi desideri contro l’altro uccidono. Tante volte, quando sentiamo parlare le persone, parlare male di altri, sembra che il peccato di calunnia, il peccato della diffamazione siano stati tolti dal decalogo, e parlare male di una persona è peccato. E perché parlo male di una persona? Perché ho nel mio cuore odio, antipatia, non amore. Chiedere sempre questa grazia: conoscere cosa succede nel mio cuore, per fare sempre la scelta giusta, la scelta del bene. E che il Signore ci aiuti a volerci bene. E se io non posso volere bene a una persona, perché non posso? Pregare per questa persona, perché il Signore mi faccia volerle bene. E così andare avanti, ricordando che quello che sporca la nostra vita è ciò che di cattivo esce dal nostro cuore. E che il Signore ci aiuti". Al termine della celebrazione della Santa Messa, il Santo Padre ha salutato i familiari dei sacerdoti ed ha incontrato il Consiglio pastorale parrocchiale. Vatican Information Service
Roma: Angelus: la giustizia superiore del cristiano
Città del Vaticano, 16 febbraio 2014 (VIS). "Il pieno compimento della Legge" alla luce dell'insegnamento di Gesù nel "discorso della montagna" è stato il tema della meditazione di Papa Francesco prima della recita dell'Angelus. Il Santo Padre ha spiegato alle migliaia di fedeli riuniti in Piazza San Pietro che nella sua prima grande predicazione, Gesù spiega il suo atteggiamento rispetto alla Legge ebraica quando afferma: "Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento" ed aggiunge che questo "compimento" della Legge richiede una giustizia superiore, una osservanza più autentica. "Ma che cosa significa questo 'pieno compimento' della Legge? E questa giustizia superiore in che cosa consiste? Gesù stesso - ha detto Papa Francesco - ci risponde con alcuni esempi. Gesù era pratico, parlava sempre con gli esempi per farsi capire. Inizia dal quinto comandamento del decalogo: 'Avete inteso che fu detto agli antichi: 'Non ucciderai'; Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio'. Con questo, Gesù ci ricorda che anche le parole possono uccidere! Quando si dice di una persona che ha la lingua di serpente, cosa si vuol dire? Che le sue parole uccidono! Pertanto, non solo non bisogna attentare alla vita del prossimo, ma neppure riversare su di lui il veleno dell’ira e colpirlo con la calunnia. Neppure sparlare su di lui. Arriviamo alle chiacchiere: le chiacchiere, pure, possono uccidere, perché uccidono la fama delle persone! È tanto brutto chiacchierare! All’inizio può sembrare una cosa piacevole, anche divertente, come succhiare una caramella. Ma alla fine, ci riempie il cuore di amarezza, e avvelena anche noi. Vi dico la verità, sono convinto che se ognuno di noi facesse il proposito di evitare le chiacchiere, alla fine diventerebbe santo!". "Gesù propone a chi lo segue la perfezione dell’amore: un amore la cui unica misura è di non avere misura, di andare oltre ogni calcolo. L’amore al prossimo è un atteggiamento talmente fondamentale che Gesù arriva ad affermare che il nostro rapporto con Dio non può essere sincero se non vogliamo fare pace con il prossimo. (...) Perciò siamo chiamati a riconciliarci con i nostri fratelli prima di manifestare la nostra devozione al Signore nella preghiera". Da tutto questo si capisce che Gesù non dà importanza semplicemente all’osservanza disciplinare e alla condotta esteriore. Egli va alla radice della Legge, puntando soprattutto sull’intenzione e quindi sul cuore dell’uomo, da dove prendono origine le nostre azioni buone o malvagie. Per ottenere comportamenti buoni e onesti non bastano le norme giuridiche, ma occorrono delle motivazioni profonde, espressione di una sapienza nascosta, la Sapienza di Dio, che può essere accolta grazie allo Spirito Santo. E noi, attraverso la fede in Cristo, possiamo aprirci all’azione dello Spirito, che ci rende capaci di vivere l’amore divino. Alla luce di questo insegnamento, ogni precetto rivela il suo pieno significato come esigenza d’amore, e tutti si ricongiungono nel più grande comandamento: ama Dio con tutto il cuore e ama il prossimo come te stesso". Vatican Information Service
Roma: Il Papa riceve il presidente della repubblica di Cipro
Città del Vaticano, 15 febbraio 2014 (VIS). Questa mattina, il Santo Padre Francesco ha ricevuto, nel Palazzo Apostolico Vaticano, il Presidente della Repubblica di Cipro, il Signor Nicos Anastasiades, che successivamente si è incontrato con l'Arcivescovo Pietro Parolin, Segretario di Stato, accompagnato dall'Arcivescovo Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati. Nel corso dei cordiali colloqui, attestanti i buoni rapporti esistenti fra la Santa Sede e la Repubblica di Cipro, sono stati passati in rassegna alcuni argomenti di comune interesse, quali il ruolo positivo della religione nella società e la tutela del diritto alla libertà religiosa. Non si è mancato, inoltre, di rilevare con compiacimento la ripresa dei colloqui finalizzati a elaborare una soluzione condivisa per il superamento dell’attuale situazione dell’Isola. Si è espressa, infine, preoccupazione per i conflitti e l’instabilità politica che interessano la regione del Vicino e Medio Oriente, comportando gravi sofferenze alle popolazioni civili, con l’auspicio che le comunità cristiane nei vari Paesi possano continuare a dare il loro contributo alla costruzione di un futuro di benessere materiale e spirituale. Vatican Information Service
Roma: Udienze
Città del Vaticano, 15 febbraio 2014 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienza: - Sua Beatitudine Gregorius III Laham, Patriarca dei Greco-Melkiti (Siria). - Il Cardinale Odilo Pedro Scherer, Arcivescovo di São Paolo (Brasile). - Il Cardinale Andrea Cordero Lanza di Montezemolo, Arciprete emerito della basilica Papale di San paolo fuori le Mura. - Il Cardinale Albert Malcolm Ranjith Patabendige Don, Arcivescovo di Colombo (Sri Lanka). Vatican Information Service
Roma: Altri atti pontifici
Città del Vaticano, 13 febbraio 2014 (VIS). Il Santo Padre: - Ha confermato l'erezione a norma del canone 85, paragrafo 3, del CCEO, dell'Esarcato Arcivescovile di Krym degli Ucraini (Ucraina), con territorio dismembrato dall'attuale Esarcato Arcivescovo di Odessa-Krym, da parte di Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, Arcivescovo Maggiore di Kyiv-Haly?, con il consenso del Sinodo della Chiesa greco-cattolica ucraina e dopo aver consultato la Sede Apostolica. - Ha preso atto del trasferimento del Vescovo Vasyl Ivasyuk, dall'ufficio di Esarca Arcivescovile di Odessa-Krym alla sede eparchiale di Kolomyia-Chernivtsi degli Ucraini (Ucraina). - Ha concesso il Suo assenso all’elezione canonicamente fatta dal medesimo Sinodo del Padre Mykhaylo Bubniy, C.SS.R., attualmente Superiore dei Padri Redentoristi di Ivano-Frankivsk e Parroco della Parrocchia della Beata Vergine Maria del Perpetuo Soccorso nella medesima città, a primo Esarca dell’Esarcato Arcivescovile di Krym. Il Vescovo eletto è nato a Khlivchany (Ucraina) nel 1970, nel 1996 ha emesso i voti perpetui presso la Congregazione del Santissimo Redentore ed è stato ordinato sacerdote nel 1997. Dal 1997 al 2001 è stato impegnato nelle attività formative dei Padri Redentoristi a Ternopil e a Tuchow. Dal 2001 al 2007 ha svolto il proprio ministero religioso e sacerdotale a Novoiavorivsk, a Kokhavino e a Lviv. È stato finora Parroco della Parrocchia della B.V.M. del Perpetuo Soccorso nella medesima città. Vatican Information Service
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