Napoli: Peppino, facci sognare !
Peppino Faiella, conosciuto universalmente come Peppino di Capri, nasce nel 1939 nell’isola delle sirene. Originario di una famiglia di musicisti (il nonno fu musicista nella banda di Capri ed il padre Bernardo, che aveva un negozio di dischi e strumenti musicali, suonava il sax, il clarinetto, il violoncello ed il contrabbasso in un’orchestra), si esibisce al pianoforte per la prima volta nel 1943, all’età di quattro anni, suonando per le truppe americane sull’isola natale durante la guerra.
Per cinque anni studia in privato musica classica prima di scoprire, a metà degli anni ’50, la sua nuova tendenza: la musica rock, che iniziava prepotentemente ad affacciarsi all’orizzonte. Nell’autunno del ’58, all’età di 18 anni, incide i primi dischi: Malatia e Nun è peccato, che per Peppino ed il suo gruppo, significano il successo immediato, segnando l’inizio di una lunga carriera che dura ancora oggi. Nei cinque anni successivi lancia hits come Voce ‘e notte, Nessuno al mondo, Luna caprese, Let’s twist again, Saint Tropez twist, Roberta ed altri brani che lo vedono sempre tra i “numero uno” in vetta alle classifiche. Il primo dei numerosi film ai quali partecipa, in parti secondarie, è del 1961, Mina…fuori la guardia: si tratta, per lo più, di musicarelli, molto in voga negli anni ’60 e ’70, nei quali semplici trame offrono la possibilità agli attori cantanti di far conoscere le proprie canzoni. Nel ’65 partecipa come “supporter” alla mitica ed unica tournée italiana dei Beatles. Gli anni dal 1960 al 1966 segnano il periodo d’oro di Peppino, cui segue un quinquennio di crisi accantonato definitivamente nel 1970, anno in cui fonda la casa discografica SPLASH, con relativi studi di registrazione. Il 1970 è anche l’anno del primo album di Napoli ieri e oggi, cui seguono altri due album nel 1973 e nel 1975: rielaborando in chiave moderna i classici della canzone napoletana, accostati a canzoni nuove, questi dischi dalla copertina di velluto consacrano Peppino come vero sdoganatore, presso le nuove generazioni, della canzone classica napoletana che, con arrangiamenti accattivanti, diventa persino ballabile nelle discoteche. La prima partecipazione al Festival di Sanremo (è uno dei recordmen del festival con ben 15 presenze) è del 1971 con un brano di Pino Donaggio, L’ultimo romantico. Nello stesso anno pubblica Musica, Frennesia e la sigla della trasmissione televisiva di Mike Bongiorno, Rischiatutto, Amare di meno. Nel ’73 vince il suo primo festival di Sanremo con Un grande amore e niente più e nel dicembre dello stesso anno lancia Champagne, che in breve diventa un grande successo internazionale. Nel ’76 vince il suo secondo Sanremo con Non lo faccio più e negli anni successivi raccoglie molti consensi attraverso partecipazioni ai grandi spettacoli del sabato sera ed ai vari Sanremo con Il sognatore, E mo e mo’, Evviva Maria, Favola Blues ecc.. Nel 1982 pubblica un disco di grande successo, Juke box, dove reinterpreta classici degli anni ’60 in chiave moderna, affidandosi, per i cori, alla famosa pop-band napoletana de Il Giardino dei Semplici. Nel settembre ’98 festeggia i suoi quarant’anni di carriera con lo spettacolo Champagne, Di Capri di più in onda su Rai 1 dalla famosa piazzetta di Capri. Dall’autunno 2003 ad oggi pubblica vari album tra i quali ricordiamo il live Peppino di Capri in tour e la riproposizione della preziosa antologia di canzoni napoletane Napoli ieri ed oggi in 5 CD contenenti 80 brani selezionati tra il 1970 ed il 2003. Nel 2004 è coautore di un libro dal titolo Il Sognatore, scritto con il giornalista Rai Geo Nocchetti, in cui il cantante si racconta attraverso un piacevole excursus che spazia dall’artistico al privato. Nel 2008 festeggia 50 anni di carriera e nel 2009, tra vari concerti e passaggi televisivi, incide 2 CD: Collection 1 e 2, che contribuiscono a mantenerne sempre vivo il successo, fino all’ultimo concerto live al Parco della Musica di Roma da cui sono tratti il video ed il CD audio Peppino di Capri 50° anniversario. Tra il 2007 ed il 2010 Peppino ha composto ed orchestrato la colonna sonora delle 3 fiction Capri, trasmesse da Rai 1, mentre tra il 2010 ed il 2011 è stato impegnato nell’allestimento di un Musical, che racconta il suo percorso artistico. In un album di 12 brani, Magnifique With Orchestra, ispirato all’internazionalità della sua isola, interpreta famosi brani stranieri ed alcuni suoi successi, diventati ormai veri e propri classici. L’ultima fatica di Peppino è un brano in lingua napoletana, lanciato nel maggio 2013, dal titolo ‘A voglia ‘e cantà. Infiniti sono stati i miei contatti con Peppino: ero presente a quello che è stato per lui l’incontro più importante della sua vita, quando, nel corso di una delle consuete feste megagalattiche che il mio amico Gian Filippo Perrucci organizzava nella villa di via Tasso, ebbe modo di incontrare Giuliana, sua seconda moglie, figlia di un dentista, appartenente alla buona borghesia napoletana. Altri incontri li ho avuti in occasione di feste organizzate nella sua bella villa di Capri e ad Ischia, presso la tenuta del grossista di moda Altieri, mio vicino di villa, accanito appassionato di musica ed amico di quasi tutti gli artisti importanti dell’epoca, tra i quali, naturalmente, non poteva mancare Peppino che, almeno due volte l’anno, dopo essersi esibito al Poseidon, concludeva la serata a villa Altieri, tra cene prelibate ed esibizioni al pianoforte che duravano fino all’alba. L’episodio più divertente che ricordo fu quello avvenuto da Ciro a Santa Brigida, dopo uno spettacolo di Vittorio Gassman al teatro Augusteo. Con mia moglie ed una coppia di amici, arrivai per primo al ristorante, seguito dopo poco da Peppino e consorte e Gassman e regista. Dopo poco, Peppino si avvicinò al tavolo del grande attore e lo abbracciò affettuosamente, parlandogli per cinque minuti, per interrompere la discussione solo all’arrivo della pizza. Occorre premettere che Peppino, a quel tempo, era notevolmente ingrassato ed i nei sul suo volto erano divenuti dei ponfi mostruosi. Gassman, dopo alcuni momenti in cui era palesemente interdetto, si rivolse al cantante ed educatamente gli chiese: “Ma lei chi è…sa, io sono smemorato!”, “Sono Peppino di Capri!”. Il tutto si concluse con un brindisi generale offerto dall’indimenticabile attore a base di un MOET d’annata. Achille della Ragione
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