Home NapoliNews Attualità Napoli: Da Nimby a Yimby For Us: Il 25 febbraio primo compleanno della entrata in vigore della legge popolare campana sul solare - la necessità della sua attuazione e della sua estensione nazionale.
25 | 12 | 2024
Isole News
Piemonte News
Friuli Venezia Giulia News
Trentino AltoAdige News
Abruzzo News
Umbria News
Liguria News
Lombardia News
Toscana News
Veneto News
Emilia Romagna News
Marche News
Campania News
Lazio News
Puglia News
World News
Ricerche Storiche
Annunci Gratuiti
Music Story
OnLine
 2928 visitatori online
Web Link
Newsflash Napoli

Napoli: Serie b2 maschile girone g

Esordio vincente per il Rione Terra Pozzuoli Volley che espugna il campo della Virtus Tricase Volley nella prima di campionato di serie B2. La squadra di coach Costantino Cirillo è stata fin dall'inizio attenta e non ha lasciato scampo agli avversari determinata di centrare il successo. L'1-3 come risultato finale lascia ben intendere cosa i gialloblù hanno speso sul parquet in terra pugliese. Il primo set è equilibrato con il Rione Terra che riesce a mettere a terra nel finale i punti decisivi vincendolo per 21-25.

Newsflash Ischia

Ischia: Per la prima volta all'isola d'ischia il servizio di Ischiawifi internet e telefonia Voip 24/24. Call Center 19301328

Ischia Wifi è un servizio di connettività Internet e telefonia VoIP, messo a disposizione dell’utenza tramite WADSL (Wireless ADSL). L'azienda nasce da un accurato studio ed esperienza del mercato wireless in tutti i suoi aspetti più ragionevolmente conosciuti come la diffusione di Internet ad alta velocità (banda larga) in ambienti circoscritti che siano aperti, come valli, comuni o intere città, oppure per ambiti più ristretti come piazze, locali, attività ricettive e commerciali fino ad arrivare a fornire un servizio di tipo residenziale con inclusa telefonia VoIP.

Newsflash Capri

Capri: Capri watch, domani a Napoli cocktail con Veronica Maya per Millefiori triplo brindisi per il brand che inaugura cosi' il primo flagship store partenopeo

Triplo brindisi per Capri Watch domani sera a Napoli con Veronica Maya, testimonial femminile del brand e madrina dell’evento con cui l’azienda di orologeria glamour in un colpo solo festeggerà con i suoi fedelissimi il Natale ormai alle porte, certo, ma anche due eventi molto attesi da tutti i suoi fan: l’inaugurazione del primo flagship store partenopeo, in piena via Filangieri, e la presentazione in anteprima della nuovissima collezione “Millefiori” con cui l’azienda intende accompagnare le ore dei trend addicted internazionali per tutto il 2015.

Newsflash Casamicciola

Casamicciola: Sabato 5 luglio 2014 alle ore 11 al Capricho de Calise in Piazza Marina di Casamicciola Terme, su invito del Sindaco Giovan Battista Castagna

si incontreranno i Sindaci dei Comuni delle isole Ischia,Procida e Capri
ed il Sindaco di Napoli, nella qualità di prossimo Sindaco dell’Area Metropolitana,
per confrontarsi sul da farsi per dare assetto e dignità al trasporto marittimo.

Newsflash Roma

Roma: Vasto Film Fest XX edizione

Mercoledì 5 agosto 2015 – ore 11
Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale
Via Tuscolana 1524, 00173 Roma
Interverranno:
Luciano Lapenna – Sindaco Comune di Vasto
Vincenzo Sputore - Vice sindaco e Assessore con delega al turismo e cultura Comune di Vasto
Michele D’Annunzio – Dirigente settore turismo e cultura Comune di Vasto
Marcello Foti - Direttore Generale del Centro Sperimentale di Cinematografia
Gabriele Antinolfi - Direttore Cineteca Nazionale
Daniela Poggi – Conduttrice Vasto Film Fest
Stefano Sabelli – Direttore artistico Vasto Film Fest

Isola News

Siamo o non siamo reclusi ... siamo agli arresti domiciliari per colpa del Covid19 ...

Siamo o non siamo reclusi ... siamo agli arresti domiciliari per colpa del Covid19 ...

Mi sembra una farsa bianco, giallo, arancione e rosso ... le regioni che di settimana in settimana cambiano di colore ... Assistiamo a grafici, percentuali, disegni, tabella 9, tabella 11, News ogni 5 minuti, ci bombardano di notizie di matematica ...

Leggi tutto...
Napoli: Da Nimby a Yimby For Us: Il 25 febbraio primo compleanno della entrata in vigore della legge popolare campana sul solare - la necessità della sua attuazione e della sua estensione nazionale. PDF Stampa E-mail
Valutazione attuale: / 1
ScarsoOttimo 
NapoliNews - Attualità
Scritto da Nicola Lamonica   
Lunedì 03 Febbraio 2014 11:34

Napoli: Da Nimby a  Yimby  For Us:  Il 25 febbraio  primo compleanno della entrata in vigore della legge popolare  campana sul solare -  la necessità della  sua attuazione e della sua estensione  nazionale.

Non è forse per me fantastico pensare di attendere il prossimo giugno per accogliere,  nel massimo del suo  splendore,  la luce di  δ (delta)  Sco e  ε (epsilon) Sco, partita dalla Via Lattea quando io sono nato?  Dal  momento del suo arrivo ai miei occhi potrebbe raccontare negli anni successivi  la intera mia vita e tutto il Mondo che l’ha circondata, a partire dalla  mia amata sposa Ileana, fino ai  miei dolcissimi nipoti.
Volgendoci all’Infinito che ci circonda, ormai un gesto  sempre più inusuale, ognuno di noi nella notte, quando sono queste fonti a illuminarla, può   ritrovare nei raggi che da Esso provengono,  la luce generata  in ogni momento  della nostra vita e di quella passata. 
Nessuno, ricco e potente che sia, può turbare questa condizione dell’Universo  e  impedire alle Stelle di comunicare con noi inviandoci  i propri raggi di luce e di calore  o può  appropriarsene. Fra tutte le Stelle dell’Universo, Il Sole  è la  più  generosa verso la Terra; nel volgere breve di una ninna nanna a un bimbo che sogna ancora la Natura da cui  è appena venuto,  8 minuti, giungono alla Terra i raggi da Esso generati, densi della illimitata moltitudine dei  colori dell’Arcobaleno e colmi  di energia, misurata,  secondo le eterni leggi della  Natura,   a   soddisfare ogni  necessità e  attività del nostro Pianeta: le nuvole rosate e plumbee,  la  dolcezza di inebrianti  brezze,  la forza e la voce imperiose della  inarrestabile tempesta,   il dolce fluire  di placidi ruscelli, le  spumeggianti bianche cascate e  la  infinita, meravigliosa Biodiversità, cui la Umanità appartiene.
Così  la Natura offre  alla Umanità la Energia, la prima fonte della Vita, la sola per Essa possibile  e praticabile e  così – prima come Comitato Promotore della Legge di iniziativa Popolare e poi come Rete per la Civiltà del Sole e della Biodiversità – l’abbiamo colta  per far divenire Legge degli Uomini, oggi legge n.1 del 2013 della Regione Campania, la legge della Natura.
La fruizione da parte dell’Uomo  della energia donataci dal Sole significa perciò tutela della incommensurabile Bellezza  del Pianeta e dello  Spazio fisico in cui è immerso,  salvaguardia e conservazione delle sue risorse, armonia compiuta fra le tutte le specie e le forme di vita che l’animano, tutela di ogni sua storia e valore generato, naturale ed umano
Pensare diversamente, assegnando alla Energia Solare la identità di  “fonte alternativa alle fossili” di riproduzione dell’attuale modello culturale, economico, produttivo, sociale,  di sfruttamento dell’Uomo sull’Uomo e dell’Uomo sulla Natura è profondamente sbagliato perché non arresta il declino verso la catastrofe e allo stesso tempo è impraticabile. 
Il sito nazionale di VAS – Verdi, Ambiente e Società – riporta ancora oggi una fortemente significativa notizia dal titolo  “il contestato progetto di impianto solare termodinamico di Banzi, in provincia di Potenza”.
Il  Presidente dell’Associazione, Guido Pollice, nella richiesta di annullamento di ogni autorizzazione e l’architetto Rodolfo  Bosi, estensore dell’articolo,  espongono in maniera perfetta, con un puntuale ed inconfutabile  insieme di elementi giuridici, procedurali  e tecnici, le ragioni della netta opposizione dell’Associazione VAS e di un vasto movimento di associazioni alla realizzazione dell’impianto:  dall’impatto fortemente violento sul consumo di prezioso  suolo agricolo alle emissioni in atmosfera e alle immissioni al suolo,  dal grande affare per i soggetti attuatori dell’impianto alla totale assenza di  democrazia e partecipazione attiva  della collettività alle scelte.   Dai dati esposti  da VAS,  possiamo poi dedurre che in sostanza si tratta di un impianto ibrido – energia da  radiazioni termiche  solari e da metano -   già concettualmente ed impiantisticamente diverso perciò dal termodinamico puro che utilizza solamente l’energia del sole.
Il fatto dell’opposizione VAS ed ecologista nel suo insieme ad un impianto “prevalentemente solare” -  né  la sostanza della opposizione, stanti i contenuti e i percorsi seguiti,  sarebbe per nulla  mutata se fosse stato tutto solare - richiama perciò almeno tre fondamentali  questioni generali,  dei veri  postulati: 
Il Primo:  la scelta del solare è condizione necessaria ma non sufficiente per la tutela della Biodiversità, del territorio e dell’ambiente: ovvero il fatto dell’essere solare di un  impianto non è in sé  la garanzia della qualità ambientale per cui basta essere solare per essere ecologico: è questo un fatto,  anche culturalmente,  di valenza eccezionale e  che taglia netto sulla più grande speculazione di immagine che se ne  possa  fare del Solare.
Disastrosi sono  il più  grande impianto  fotovoltaico italiano a Rovigo da 70 MWe e la miriade di campi eolici ovunque sparsi;  catastrofica  è  la idea – progetto  Desertec  da 400 miliardi di Euro finanziato dai colossi Deutsche Bank, Siemens, Rwe, E.On nel Sahara per trasformare il deserto in fonte di  energia  da  trasferire in Europa.  
Il secondo è che la natura solare  dell’impianto- sempre nell’accezione globale del termine – non costituisce   garanzia di assenza  di immani affari -  per i casi citati  dalla  Esteban Morras Andrès alla ENI, dalla Terna all’ ENEL e all’Edison -   o di corruzione o interessi speculativi fino al riciclaggio di danaro sporco, come attestato dalle innumerevoli indagini della Magistratura in ogni parte del nostro Paese.
Il terzo, forse il  più preoccupante, è che le due precedenti questioni del rischio di “saccheggio ecologico” o comunque di mancata tutela del territorio e dell’ambiente e di messa in moto  di affari  poco chiari e trasparenti possono creare  una sfiducia,  se non una vera opposizione alla fonte solare, cancellandole la cultura tutta positiva del suo essere, impedendone la diffusione  e favorendo nei fatti  la continuità delle  fonte fossili e delle loro  catastrofiche conseguenze.
Eppure il Pianeta nella Sua globalità, come in ogni  Sua piccola parte,  richiama,  pena la Sua apocalisse,  come la più urgente delle Sue necessità,  insieme alla tutela del suo Verde e della sua Biodiversità, l’abbandono quanto più rapido possibile delle fonti fossili ed il passaggio al Solare, in un modello energetico e di sviluppo radicalmente diverso dall’attuale.
Se è vero ciò ed è veramente impossibile affermare il contrario, appare quale inconfutabile necessità che  il No, netto e chiaro, a determinate,  errate ipotesi  e  progetti  sul Solare,  speculativi e di saccheggio, non possa essere  estraneo in alcun momento   ad un percorso di radicale scelta del Solare come sua fonte energetica della transizione dell’oggi  e del futuro;  ciò vale  in generale, ma ancor di più  in particolare da parte di quelle Comunità  che esprimono   e lottano  per il NO,  anzi tali No non possono che essere la naturale conseguenza del percorso della scelta del solare. 
Non muoversi in tale categoricamente  imperativo Orizzonte significa  o ignorare o fingere di ignorare o non credere all’esaurimento delle fonti fossili e ai catastrofici  effetti che il loro impiego ha avuto, ha e avrà per il futuro, o caricare il tutto di tale apocalisse  e della via di uscita da essa, se ancora possibile, sulle generazioni  future,  ovvero,  per molti aspetti,  già su  quella che oggi si affaccia alla vita.
E così la realtà che viviamo, nel pensiero come in ogni concretezza,   è quella per cui le attuali fonti energetiche sono illimitate e che da qualche parte,  lontana anche metà della circonferenza dell’intero  Pianeta, o dalle più profonde visceri della Terra, dei Mari e degli Oceani, essa deve arrivarci  e soddisfare i nostri bisogni: siamo turbati dalle periodiche notizie delle  conseguenze della produzione e della utilizzazione delle fonti  fossili, ma ciò è altra cosa rispetto ai  nostri bisogni di vita “civile e produttiva”.
Alla fine è meglio non parlarne ed interrogarci sul futuro:  finchè la barca del sistema e del modello economico e produttivo comunque galleggia, lasciamola galleggiare finché irreversibilmente affonderà.
E’ questo il senso vero del generalizzato silenzio  sulla discussione in atto e sulle proposte presentate a Bruxelles nel gennaio scorso dalla Commissione Europea su Clima ed Energia e che saranno discusse ed approvate nel prossimo mese di marzo dai Capi di Stato UE: si tratta di decisioni fondamentali per il futuro della Umanità e della intera Vita del Pianeta,  non qui a millenni o anche secoli, ma ormai a  qualche decennio, ovvero nel corso della vita già dei nostri figli e nipoti. In ogni Persona  dovrebbe esservi allarme profondissimo perché le proposte presentate – imposte dal sistema economico e produttivo dominante e delle potentissime lobbies fossili – sono del tutto inadeguate ad arrestare i profondi  cambiamenti climatici in atto,  che già a metà secolo possono divenire, secondo tantissimi scienziati e modelli previsionali, apocalittici. Invece, come detto  dominano  silenzio ed indifferenza, come se la questione appartenesse ad altro Pianeta,  generando -  per la debolezza della sensibilità e dell’azione che la sostiene - limiti invalicabili alla acquisizione di  proposte concrete - di arresto,   prima che sia troppo tardi,   del surriscaldamento del Pianeta - come la nostra della rete :  60-50-40 (60, percento riduzione emissioni CO2 sul 1990, 50, percento del fabbisogno con  copertura con fonti rinnovabili, 40 percento riduzione consumi con risparmio ed efficientamento)  rispetto a quella insignificante, profondamente deludente,  della Commissione UE  40 – 27 non vincolante – indefinito!
Se oggi il sistema dominante  cerca in ogni maniera  prioritariamente di  continuare con le fonti fossili fino all’ultima goccia,   quando  in un tempo ormai non più lontano il Sole è la sola fonte di energia  per la Umanità,  esso cercherà di conservarsi,  sostituendo semplicemente alla fonte fossile quella solare con immani interventi, che possono avere conseguenze su certi aspetti anche più devastanti  delle stesse fonti fossili, come detto   dalla trasformazioni di immense aree oggi naturalistiche ed agricole in aree  di produzione di biomasse per creare giacimenti  di  “nuovo petrolio naturale” alla gigantesca produzione fotovoltaica su  incontaminati deserti  a  servizio dell’attuale   modello economico e produttivo nelle regole del  capitalismo, del mercato e del  libero scambio: la transizione al solare e la sua attuazione hanno  implicito fino in fondo il Rischio della Rapina del Sole: è bene sottolinearlo sempre,  molto di più,  proprio quando si va in tale direzione.
Nella  “Civiltà  del  Sole”, invece  nessuna Comunità, dalle grandissime  Metropoli di milioni di persone al più remoto paesino,  può pretendere di attendere il soddisfacimento del proprio fabbisogno energetico con energia proveniente da altre Comunità;  e,  naturalmente,  sia in un contesto di corretta, organica e funzionale armonia di Comunità adiacenti e sia in un  concretamente fattibile percorso di transizione, ogni Comunità deve attivarsi per la propria autosufficienza energetica
E’ questa  la diversità radicale rispetto al modello fossile, che nasce dalla concentrazione di  petrolio, gas, carbone, scisti bituminosi nei  “giacimenti”, dai quali viene estirpata e  portata al consumo.
L’energia del Sole per Sua Natura non ha alcun luogo di  concentrazione, ci circonda omogeneamente diffusa su tutto il territorio, che diviene così  la fonte della produzione.
La filosofia della cultura e della  diffusione della energia solare ha perciò la sua genesi e la sua attuazione nelle scelte globali che si sono fatte e si fanno  per il territorio, in una ineludibile coniugazione,  armonia  e tutela della sua identità  naturalistica, insediativa,  storica, culturale, economica e  produttiva.
La scelta del solare cioè  non può  essere disgiunta dagli altri obbiettivi generali e particolari che la Comunità si dà per lo spazio fisico in cui vive: su tale filosofia si è fondato l’intero percorso della legge popolare campana  sul solare ed è la ragione vera dell’immenso consenso e  della grande e sempre più crescente  partecipazione che ha avuto e continua avere.
Alla corretta, profonda filosofia  del Nimby  - not in my yard, non nel mio cortile -  quando anche con il solare – e con altri impianti anche “verdi”   si saccheggia  un territorio per altre realtà territoriali  e per altri interessi - ,  la legge popolare campana ha sostituito  quella che possiamo chiamare la filosofia del Yimby  For Us, – Yes in my yard for us;  si nel mio cortile,  nel mio territorio, ma   per la mia Comunità e per la tutela dei suoi valori e della sua Biodiversità:  I Piani Energetici Solari Comunali e  le Linee guida che li regolano, ne costituiscono la ineludibile essenza del percorso istituzionale ed attuativo.
Appare chiaro dalla filosofia del pensare al Sole come fonte primaria di energia come dalla moltitudine delle azioni Nimby oggi presenti nel Paese,  che la filosofia  della  legge popolare campana  è di fondamentale importanza in  ogni parte del nostro Paese, e naturalmente non solo,  e che occorre una grande sensibilizzazione e una grande lotta  nazionale  perché in ogni regione vengano approvate leggi similari a quella campana; come detto legge n.1 del 2013.
Ciò è di grandissima  urgenza ed importanza in una fase storica del nostro Paese, nella quale,  con la invenzione di una presunta  governabilità ed   efficienza,  si intende  modificare il Titolo V della Costituzione  nella direzione  dell’accentramento nel governo  nazionale di  poteri e decisioni.
Cancellando  democrazia istituzionale e  ruolo delle Comunità e degli Enti Locali ed isolando  ed aggredendo sempre più nel nome degli “interessi generali del Paese”  l’opposizione popolare locale, si dà così il via libera alla imposizione istituzionale di ogni intervento sul territorio per quanto pesante, aggressivo, distruttivo di valori possa essere, dalla costruzione di potenti impianti termoelettrici a grandi linee di trasmissione ad alta ed altissima tensione, dalle  perforazioni di sacche fossili a spaventosi campi eolici, da immani  parchi solari fotovoltaici  a terra a centrali solari  termodinamiche laddove era verde e natura.
E naturalmente la promulgazione in altre regioni di  leggi di programmazione sul solare come la nostra assume fondamentale importanza anche per  rafforzare il concreto  percorso di attuazione dei contenuti  della stessa   legge popolare in Campania, proprio perché, non isolata, ma  in simbiosi e in sinergia con  una filosofia  e un percorso di carattere nazionale.
La questione a un anno dalla entrata in vigore della legge, 25 febbraio 2913,  sta difatti proprio quì:
Da una parte il movimento attorno alla legge, alle finalità e ai principi  ispiratori, alla cultura di democrazia e partecipazione che l’hanno caratterizzata sin dal primo momento della sua nascita: un movimento che cresce e si coniuga sempre di più con le realtà territoriali e con  gli altri movimenti e forze sociali e culturali,  che indica proposte ed obbiettivi conseguenti di eccezionale e incontrovertibile  valenza.
Dall’altra il tentativo del governo regionale, ma non solo, di considerare la legge un incidente di percorso da ignorare e se possibile da rinuovere per potere continuare a considerare l’Energia in generale  ed il Solare nell’accezione globale di rinnovabili come importantissima  fonte di potere politico, istituzionale, economico  e ad agire come fatto finora, con interventi,  alieni da ogni programmazione e controllo, incuranti dei valori del territorio e della Biodiversità, totalmente inutili per  la crescita della ricerca, della produzione e del lavoro,  spesso sperpero di danaro pubblico,  clientelari e corruttori.
E’ naturalmente da sperare – e certo la nostra lotta sempre più intensa e continua va in tal senso-   in un rinsavimento della Regione con l’avvio del grande percorso dell’attuazione della legge, che come abbiamo detto infinite volte,  è di fondamentale importanza per  l’Ambiente ed il futuro   della Campania: tale percorso non può  non ritrovare  una  fondamentale direttrice nel  lavoro che gratuitamente (quanto sarebbe costato al pubblico se fosse stato commissionato a esperti o  a Società di consulenza? ) la Rete della Civiltà del Sole e della Biodiversità, ed altre importanti realtà associative e di movimento  stanno   facendo sui Piani Energetici Solari Comunali e  sulle Linee Guida per la loro realizzazione,  sulla identificazione, anche in quantità e superfici,   delle aree di produzione solare a zero consumo di  suolo non già ambientalmente compromesso, sui contenuti della Biennale del Sole e della Biodiversità e dell’attivazione di fondamentali rapporti e scambi con tutti Paesi del Mediterraneo, oltre che delle altre regioni italiane e Paesi, europei e non, sull’attuazione del vastissimo  campo della  creazione di ricerca produzione e lavoro, connessi alle potenzialità della legge, sulla ottimizzazione nella spesa delle risorse finanziarie,  regionali, nazionali e comunitarie, sulla diffusione della cultura  del rinnovabile e della preziosità  delle  risorse e del  loro riuso.
Per noi è il percorso verso La Civiltà del Sole e della Biodiversità, per le Istituzioni è il rispetto dovuto, su ogni piano,   della  immensa  volontà popolare che ha scelto  per l’Oggi ed il Futuro il  cammino del Sole.
Antonio D’Acunto, Presidente Rete Campana Civiltà del Sole e della Biodiversità. 
Napoli, 3 febbraio 2014

 
BlogItalia.it - La directory italiana dei blog Journalist Blogs - BlogCatalog Blog Directory

 

Ulti Clocks content
Cerca nel sito
Ultimi Eventi
Eventi
<<  Dicembre 2024  >>
        1
  2  3  4  5  6  7  8
  9101112131415
16171819202122
23242526272829
3031     
Cronaca News
Economia News
Politica News
Mondo News
Musica News
FotoGallery
Archivio