Il Gip ordina il sequestro preventivo, l'amministrazione insite sulla conformita' |
CasamicciolaNews - Giudiziaria | |||
Scritto da Ida Trofa | |||
Sabato 07 Febbraio 2009 20:19 | |||
Caso ERG: Bufera giudiziaria a Casamicciola Il GIP ordina il sequestro preventivo, l’amministrazione insite sulla conformità Falso Ideologico ed Abuso Edilizio, il comune parte lesa nel procedimento penale 1316/09. Il sindaco D’Ambrosio interviene sulla questione e auspica un immediato chiarimento del nodo tecnico. Il caso ERG ad una svolta. La magistratura ferma i rifornimenti. La soprintendenza denuncia difformità per circa 900 mq. La Procura della Repubblica è intervenuta per disporre l’immediata chiusura del cantiere. Così avevamo anticipato dalle pagine di questo quotidiano il 22 gennaio scorso. E ieri mattina puntuale la Questura di Napoli attraverso l’ufficio Anticrimine del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Ischia ha sottoposto a Sequestro Preventivo l’area adiacente l’eliporto destinata alla delocalizzazione del distributore ERG in ossequio al dispositivo del Tribunale di Napoli sezione del Giudice per le indagini preliminari, procedimento penale 1316/09. Altro che denunce campate in aria ed avulsa dalla realtà dei fatti, a quanto pare la situazione del cantiere per la delocalizzazione del distributore di carburanti casamicciolese si fa difficile e molto grave in termini di illecita edificazione ed abusi tanto che la procura va con il tappo sulla nuova Pompa ERG. Come già riportato negli ultimi due sopraluoghi la soprintendenza ha infatti ravvisato e regolarmene relazionato difformità per circa 900 mq e 1600 mc rispetto al progetto originariamente consegnato agli uffici di Palazzo Reale. È stato altresì rilevato uno spostamento della linea di costa verso mare che ha così consentito la creazione di una ampia piazzola cintata con muri in cemento armato. Quasi si trattasse di opere inerenti un progetto totalmente diverso da quello in possesso della Soprintendenza. Irregolarità rilevate e segnalate al PM D’Alessio che ha poi scritto al GIP Marotta che dopo quattro giorni dalla nota e le segnalazioni di D’Alessio ha operato il sequestro preventivo al fine di cristallizzarla possibile prosecuzione dei reati ravvisati. Dunque criticità sempre più aspre che sembrano dare torto all’operato di tecnici e progettisti, ma non all’Ente Locale che a meno di ulteriori colpi di scena è attualmente parte lesa nella vicenda. Una vicenda in itinere sulla quale i risvolti e i coinvolgimenti giudiziari di amministratori e tecnici potrebbero non essersi arrestato seppure per il momento sembra non turbare più di tante il sindaco D’Ambrosio che si dichiara rammaricato e pur fiducioso sul prosieguo dell’iter. «Stamani la Polizia ci ha convocati per il sequestro operato dal GIP, relativamente al problema del Distributore a seguire le disposizioni del Provvedimento che vede indagati il progettista dell’opera Geom. Paolo Ferrandino e il dirigente della ERG Fulvio Cesario », ha dichiarato ieri il sindaco a rappresentare il provvedimento che vede indagato il privato per Falso Ideologico ed Abuso edilizio perpetrato ai danni dell’Ufficio Tecnico Comunale nella persona dell’Ingegner Formisano tratto in inganno, secondo le deduzioni del Giudice per le indagini preliminari, da atti falsi e progetti mendaci. « Il comune è custode del provvedimento e dell’area sequestrata. Un provvedimento secondo cui, pare, non sia stata rispettata la linea di costa, superata con la edificazione delle opere. Sembra ci sia stata una rappresentazione grafica non conforme allo stato dei luoghi», ha ancora evidenziato senza nascondersi il primo cittadino commentando il sequestro. Resta comunque sciolto il nodo compatibilità con la elisuperficie: « Sul fronte compatibilità non ci sono problemi. Il cartaceo ENAC ha assicurato il dott. Provvisiero è in arrivo. Questo odierno è un problema di carattere ambientale che anche all’amministrazione preme risolvere. L’ingegnere Formisano mi ha assicurato che non è stata fatta alcuna opera non conforme. In settima il nostro ufficio tecnico unitamente alla Polizia Municipale, su mia disposizione, ha effettuato un sopraluogo ed un rilievo completo. In merito il tecnico comunale Antonio Piro ha redatto una apposita relazione che lunedì prossimo sarà inviata alla Polizia, alla Sovrintendenza ed alla Prefettura, in cui si evidenziava che l’opera realizzata è conforme. Addirittura secondo i rilievi l’opera risulta di 5m inferiore a quanto si sarebbe dovuto fare. Pertanto torno a ribadire ciò che ci aveva sin ora preoccupato di più era la compatibilità con l’eliporto che per noi ha sempre avuto la precedenza su tutto. Ora questo abuso edilizio nel quale addirittura la soprintendenza, che ci ha inviato in merito due note, trova 900 mq sembra strano. Strano al punto che i nostri tecnici, nonostante il comune sia parte lesa, hanno valutato in maniera precisa non rilevando incongruenze». Dopo il sequestro un'altra bruttura a deturpare il panorama costiero dunque? « Ora questa opera incompiuta è innegabilmente un brutto colpo, un opera brutta da tenere li. Almeno si sarebbe risistemato il litorale con una piazzola. Speriamo che la ERG ottenga una rivalutazione in un contenzioso che sicuramente ha tutti gli strumenti tecnici per essere chiarito. Anche noi attendiamo gli esiti di un nodo complicato da sciogliere per capire ed arrivare ad una verità, una soluzione che c’è ne faccia uscire per il bene del paese. Se c’è poi una lotta di principio che tende ad accogliere la tesi, tra l’altro tardiva della Sovrintendenza che solo ora si risveglia, resterà solo il danno alla comunità che potrebbe restare schiacciata da questo braccio di ferro di natura tecnica». Versioni contrastanti al limite della legalità?« Se c’è un reato è giusto che venga perseguito, ma se tutto è stato fatto rispettando le regole è altrettanto giusto che i lavori vengano conclusi con il distributore portato fuori dal centro e de localizzato in un punto consono», ha concluso il sindaco sperando che « si chiarisca la vicenda e si concluda per il meglio per tutta la cittadinanza. È questa una questione talmente tecnica che non possiamo che affidarci al giudizio di esperti concentrandoci per quanto ci compete sulla questione ENAC». Nessun risvolto politico dopo la bufera giudiziaria, quale il commento dell’Assessore ai Lavori pubblici Senese orami innegabilmente tirato in ballo? «Io ho sentito proprio stamani Stani. Lui è tranquillo. Già prima che tutto queste accadesse lui mi disse: “Nella peggiore delle ipotesi tutto ci sarà servito per fare un parcheggio”. Ed oggi, dopo il sequestro, mi ha confermato che la sua famiglia ha operato li dove è per tanti anni e continuerà a starci senza problemi anche se la pedonalizzazione li ha danneggiata imprenditorialmente. Restare nella zona dove si trovano non gli dispiace più di tanto. Certamente sono interessato a che l’opera si faccia, questa situazione di restare al centro, però, non li preoccupa più di tanto. Per quanto riguarda i risvolti politici non c’è ne sono. Si trattato di una questione privata che non ha avuto ingerenze politiche».
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Ultimo aggiornamento Mercoledì 11 Marzo 2009 17:20 |