Casamicciola: Isola d’ischia 17 giugno 2014, Proposta di sintesi dell’Ass. del Capricho
facendo seguito agl’impegni assunti dai partecipanti all’Ass. popolare indetta da Autmare al Capricho de Calise da Autmare il giorno 14 giugno 2014 - sulla scorta della sintesi espressa in detta assemblea e le successive integrazioni e precisazioni giunte a me via e.mail - trasmetto a Lei Sindaco Castagna, per il seguito a cui darà vita, la seguente proposta di sintesi: a) Il recupero delle finalità della legge 169/75 - che diede vita, tra le tante, alla società Caremar e che inserisce i trasporti marittimi delle isole, maggiori e minori, nel più ampio quadro del trasporto pubblico nazionale e locale nel nome del diritto alla cittadinanza e della continuità territoriale - e la conseguenziale definizione di impegni, di linee, di periodicità dei collegamenti e del tipo di naviglio da impiegare per contribuire a promuovere diritti e sviluppo socio-economico delle isole, sono i punti cardine di un’intesa interisolana da sottoporre alla Regione Campania.
In tale direzione va la proposta della Compagnia Regionale Marittima (Co.Re.Ma, di cui all’art. 15 della Legge Reg. n. 1 del 19/01/2009, stranamente accantonata dalla Giunta Caldoro per assumerne un’altra in totale dissenso con l’indirizzo data dal Consiglio Regionale. La detta Co.Re.Ma. attende ancora, a distanza di oltre cinque anni, la concreta applicazione di quanto previsto al comma 8 di detto articolo 15 e, pertanto, la partecipazione dei Comuni delle isole ( oggi, per sopravvenute scelte istituzionali, anche dell’Area Metropolitana di Napoli! ) ad una gestione societaria del settore; cioè dei destinatari dei benefici sociali, economici e culturale che la regionale marittima determinerebbe. In detta proposta - per effetto del successivo accordo di programma stato-regione del nov. 2009 relativamente alla cessione della Caremar alla Campania ( in calce, allegati 1, il relativo comunicato stampa - oltre alla partecipazione di cui sopra c’è anche la possibilità del coinvolgimento economico e di indirizzo del mondo industriale, produttivo e dei servizi delle isole ed anche di semplici cittadini che vogliono avere un’ulteriore attenzione alla crescita delle comunità di appartenenza. b) le questioni relative alla definizione del quadro orario dei servizi ( minimi essenziali da affidare alla CoReMa e dei restanti servizi OSP ) e le problematiche afferenti all’assegnazione dei servizi residuali che oggi è condizionata da un Regolamento capestro che nega ogni possibilità di ingresso nel mercato a chi non è già dotato di linee; c) la definizione di un piano tariffario che non penalizzi i residenti sulle isole ed i pendolari rispetto a chi vive e si mobilita sulla “ terraferma”. E qui s’inseriscono le proposte dell’ Unico terra- mare, di abbonamenti mensili alla pari del TPL napoletano, del carnet pluricorse per gli isolani e pendolari. Si precisa che la delibera della Giunta Regionale 183 del 29/04/ 2011 ad oggetto “ rimodulazione piano tariffario collegamenti marittimi “, su ricorso del Comune d’Ischia, è stata annullata per effetto della sentenza del TAR Campania del 09 gennaio 2013 nella parte tariffaria riguardante le tratte per l’isola d’Ischia e che oggi, al suo posto, è vigente ( sempre per l’isola d’Ischia ) la delibera “ di rideterminazione “ n. 67 del 7 marzo 2013. Circa i servizi residuali il Garante nel suo recente provvedimento del 30 maggio 2013, I689C/ n. 24357, attesta che “ le tariffe residuali vengono liberamente fissate dagli armatori privati ma risultano nel loro livello generalmente influenzate dall’andamento delle tariffe per i servizi minimi sulle stesse tratte”. Dei detti carnet pluricorse, già oggetto di precedenti atti deliberativi, nessuna attuazione! Sulla scorta di quanto sopra e dai suggerimenti che sono venuti allo scrivente fino alla mezzanotte del 16 giugno ( in calce, allegato 2, riporto integralmente la proposta ATEC ), è possibile dedurre il seguente o.d.g., da proporre all’Assemblea dei Sindaci dei Comuni delle isole del Golfo di Napoli che, come da decisione assembleare, è da tenersi nel Capricho de Calise sabato 29 giugno 2014, a cui mi auguro, convenendone con lo scrivente, vorrà estendere la partecipazione anche al Sindaco di Napoli , nella qualità di Presidente della istituenda Area Metropolitana di Napoli, che è pienamente informato della problematica anche per effetto di un’iniziativa al Consiglio Comunale di Napoli da parte Vice Presidente avv. Elena Coccia, il 4 marzo 2014.
Ordine del Giorno: 1)Trasporti marittimi/ decisioni per rendere operativa la società mista CoReMa di cui alla legge 1/ 2009 che, oltretutto, consentirebbe ai Comuni delle isole del Golfo di Napoli di essere pienamente protagonisti nelle scelte settoriali: proposta, dibattito, dichiarazione di disponibilità ad entrare nella quota pubblica, determinazioni congiunte da sottoporre al vaglio della Giunta e del Consiglio Regionale; 2)Ridefinizione del quadro orario dei servizi OSP previa individuazione di una parte di essi, definibili “ essenziali “, da assegnare alla CoReMa / istituzione di un tavolo operativo per la migliore indicazione; 3)Ridefinizione del piano regionale tariffario con garanzie di tariffe sociali a favore degli isolani e dei lavoratori pendolari: biglietto unico terra-mare, abbonamenti, carnet 4)Assegnazione delle linee OSP con gare aperte come richieste dalla C.E.; 5)Revisione del Regolamento per l’assegnazione dei servizi residuali onde consentire la libera partecipazione di ogni richiedente, eliminando l’attuale subordinazione della risposta al parere di chi già è titolare di servizio sulla stessa tratta. Ringrazio tutti ed in particolare Lei, Sig. Sindaco, per la novità che rappresenta per la definizione di alcuni pilastri di una vertenza, quella della mobilità marittima, che ormai dura da troppi anni. Grazie et cordialità Nicola lamonica / autmare
Allegato 1) ACCORDO DI PROGRAMMA Stato-Regione per la cessione della Caremar ( Comunicato Stampa dell’epoca ) 03/11/2009 - Oggi a Roma, il presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino, l’assessore alla Mobilità della Regione Lazio, Franco Dalia, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli e il ministro delle Finanze, Giulio Tremonti, hanno firmato l'accordo di programma per il trasferimento a titolo gratuito dallo Stato alla Regione Campania della Caremar, la società di navigazione del gruppo Tirrenia che gestisce i collegamenti marittimi nel golfo di Napoli.Alla firma era presente anche l'assessore ai Trasporti della Regione Campania, Ennio Cascetta. L'accordo si colloca nell’ambito del processo di privatizzazione di Tirrenia, e prevede la regionalizzazione di Caremar, in quanto servizio di trasporto pubblico locale. Il documento stabilisce che il Governo vari una norma che preveda il trasferimento immediato e a titolo gratuito di Caremar alla Regione Campania, la quale successivamente dovrà cedere il ramo pontino alla Regione Lazio. Attualmente la norma è già stata depositata dal Governo come emendamento nell’ambito del decreto "salva infrazioni", che deve essere convertito in legge entro il 24 novembre prossimo. Nei dieci giorni successivi alla pubblicazione della legge, dovranno completarsi le procedure per il trasferimento. Altri 90 giorni serviranno invece a completare il passaggio alla Regione Lazio del ramo di propria competenza della Caremar. Dal 1° gennaio 2010 la Campania subentrerà ufficialmente al Governo nella convenzione con la Caremar. Entro il 28 febbraio 2010 dovrà infine essere pubblicato il bando per la scelta del socio privato e per il contestuale affidamento del servizio, da ricercare mediante gara unica ad evidenza pubblica. La società mista che la Regione Campania intende costituire sarà pubblica al 51%, e avrà un socio privato al 49%. Lo Stato si impegna a trasferire il contributo per i servizi di collegamento per 12 anni, pari a un contributo annuo per Caremar di 29.869.000 milioni di euro, di cui circa 19.839.000 riguardano il ramo campano trasferito alla Regione, ossia i collegamenti del Golfo di Napoli. Nell'accordo sono inoltre previsti contributi per l’adeguamento della flotta alle norme internazionali sulla sicurezza, l’eventuale estensione della cassa integrazione alle nuove società regionali, nonché la possibilità di utilizzare le risorse del FAS (Fondo Aree Sottoutilizzate) regionale per le criticità del settore del cabotaggio, a partire dall’integrazione del corrispettivo statale (che si stima in circa 5 milioni annui) che la Regione Campania dovrà erogare per mantenere i servizi di collegamento attuali, dati i tagli applicati dal Governo dal 2010. "L'accordo di programma che firmiamo oggi - dichiara il presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino - è una soluzione storica per la Caremar e per il sistema dei trasporti via mare nel golfo di Napoli. Per la prima volta, la competenza dei collegamenti che garantiscono la continuità territoriale delle isole passa dallo Stato alla Regione. Dopo una lunga trattativa sono state recepite le nostre richieste, che sono state prese poi come punto di riferimento anche dalle Regioni interessate al trasferimento delle altre società del gruppo. Voglio sottolineare lo sforzo della Regione Campania, che contribuirà a coprire i costi dei servizi e ad ammodernare la flotta con fondi propri, e garantirà con un contratto ponte la continuità dei collegamenti, in attesa dello svolgimento della gara. "Con la nostra soluzione, dunque, manteniamo tutti i collegamenti per i cittadini e i turisti delle isole, tuteliamo i lavoratori della società di navigazione, salvaguardiamo il principio di liberalizzazione del mercato imposto dall'Unione europea, garantiamo il controllo pubblico sulla società, in linea con la volontà del Consiglio regionale di costituire una società marittima campana, e infine trasferiamo la responsabilità gestionale, come è giusto che sia, a chi avrà le competenze più adatte a svolgere il servizio con professionalità ed efficienza".
Allegato 2) ipotesi espresse da Giovanni Lombardi (ricevute via e.mail in data 16 giugno 2014 ) E’ ormai certo, che ci troviamo davanti al fallimento delle politiche Regionali nel sistema dei trasporti pubblici. L’esempio più eclatante è quello della Soc. Caremar che a distanza di 5 anni non è stata ancora privatizzata e pare certo si voglia portarla verso la bancarotta perché soli così diventerebbe appetibile. Ritengo pertanto ormai indispensabile che i 9 comuni delle isole più le varie categorie di imprenditori, che hanno le proprie attività sulle isole di Ischia Procida e Capri, debbano cercare di intervenire per arginare tale disastro che sta ormai raggiungendo dimensioni bibliche ( vedi anche EAV BUS ). Cosa si può fare: 1.I Ipotesi: partecipare con una cordata dei 9 comuni e imprenditori isolani alla nuova gara ( se mai ci sarà! ) per l’aggiudicazione della Caremar. Rimane ovviamente da risolvere il problema della enorme massa debitoria del naviglio ormai obsoleto ( vedi i 3 aliscafi ormai fermi da mesi) del eventuale personale in esubero, delle cause di lavoro, e quant’altro. 2.II Ipotesi: Chiedere con forza attraverso la voce dei sindaci l’attuazione della COREMA che prevedeva: Regione 51% Privati 49% ( comuni…) 3.III Ipotesi: Creazione di una nuova società di navigazione all’interno della quale dovrebbero trovare la giusta collocazione: Comuni delle Isole 60 % Imprenditori di vari settori della nostra economia in funzione del proprio fatturato. Tale società di navigazione gestita nel modo adeguato darebbe una serie infinità di vantaggi: al comparto turistico di cui l’isola vive, miglioramento del servizio, tariffe certe per residenti e non residenti, qualità del servizio, posti di lavoro, tariffe garantite ad auto e merci, offerte per i mesi estivi, offerte per i mesi invernali, sinergie tra albergatori e Soc. di Navigazione con la creazione di tariffe su misura per i propri clienti in occasione dei ponti- festività natalizie e pasquali – ricorrenze- feste padronali- sagre- partite di calcio ed eventi sportivi. Servizi a terra: hostes – biglietteria – accoglienza. E’ appena il caso di ricordare che il fatturato complessivo di tutto il settore dei trasporti marittimi del golfo di Napoli supera ormai ampiamente i 100 milioni di euro. Distinti Saluti, firmato Giovanni Lombardi al Sindaco di Casamicciola Terme ing. Giovan Battista Castagna p.c. al Presidente del Consiglio Comunale con delega ai trasporti marittimi dott. Vincenzo D’ambrosio all’Avv. Nunzia Piro Consigliere Comunale
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