Una giornata di convulsa attività e proteste |
CasamicciolaNews - Cronaca | |||
Scritto da Ida Trofa | |||
Domenica 15 Novembre 2009 12:20 | |||
Una giornata di convulsa attività e proteste Tra lavori e proteste, si registrano nuovi smottamenti a Monte. Nuovi crolli nella Selva Fredda e nella Cava di Mangia Zoccole. I cittadini pretendono l’intervento dello Stato il sindaco da solo non può affrontare l’emergenza. La situazione è grave! La popolazione è pronta ala sommossa se il Governo non si deciderà a stanziare gli aiuti e non si smetterà di porre in essere lavori inutili come l’accatastamento dei fanghi senza smaltirli in mare. Una giornata convulsa di lavori e di protesta. Si va avanti a fatica. Si continuano ad ammassare fanghi e terreno al piazzale del Mercato si portano le auto disastrate all’Anas. Il piazzale Ancora è stracolmo, i cittadini stremati. Pronti ala sommossa se lo stato non si decide ad intervenire giungendo con i suoi esponenti sul posto. Scuole chiuse sino a Mercoledì In relazione all’evento franoso il sindaco ha ordinato la proroga della chiusura delle scuole di ogni ordine e grado che insistono sul territorio comunale per quanto riguarda le attività didattiche sino al 18 novembre Statale sulla litoranea interdetta Continuera almeno sino a mercoledì l’interdizione della Statale lungo la litoranea per il protrarsi delle operazioni di sgombero Nei giorni successivi al disastro si sono verificati alcuni episodi di sciacallaggio, come riferito da alcuni cittadini, dal Consigliere comunale Ignazio Barbieri. Tentativi di furto di oggetti di valore dalle auto semidistrutte; furto di generi di poco valore. Per contrastare questi fenomeni sul territorio è stata istituita un'apposita squadra antisciacalli guidata dal Maresciallo Di Meglio della stazione di Casamicciola e composta da vari agenti, in pattuglie di 2-3 carabinieri. Comitato di cittadini Un coordinamento di cittadini format oasi all’indomani dell’evento calamitoso sta lavorando per cercare di aiutare tutta la cittadinanza, gli sfollati in testa e le persone che necessitano d’aiuto. Il coordinamento ha lo scopo di riunire le forze ed informare sul divenire delle attività in essere su tutto il territorio, la popolazione. I volontari dell’associazione si riuniranno volta per volta per raccogliere le varie istanze e redarre le note informative da divulgare In rappresentanza del comune di Casamicciola serve un commissariamento dei soccorsi e delle attività È giunta l’ora che tutte le forze politiche e sociali isolane si diano da fare per far in modo che non solo giungano sull’isola i rappresentanti del Governo ma che il Governo stesso si prodighi per dichiarare lo stato di calamità! Necessario un coordinamento super comunale nelle ultime ore si è palesato una eccessiva dispersione di energie. Servono dati certi e scientifici per predisporre le opere. Qui è accaduto qualcosa di grave e serve la presenza dello Stato. Questa è la realtà e non si può abbandonare il sindaco alle sue responsabilità. A monte c’è una situazione gravissima si rischia l’effetto Vajont con le piogge ed i temporali in arrivo. Ischia è parte integrante dell’economia turistica del Sud Italia, ma l’economia di Casamicciola è paralizzata ci sono le terme, c’è turismo bloccato e da soli non possiamo risollevarci Terra a mare protesta I cittadini protestano per l’ottusità delle associazioni di categoria e le autorità che hanno impedito di smaltire il terreno e le sabbie accumulatesi nell’alluvione e nella frana di Perrone in mare. Lunedì si avranno gli esiti delle analisi sui detriti accumulati e parzializzati. Cittadini pronti ala sommossa se non sarà consentito smaltire le sabbie e la terra facendo in modo che altri fondi preziosi vengano spese inutilmente. Le maree di questi mesi invernali consentirebbero un naturale rinascimento ed il drenaggio dei detriti con un vantaggio sia economico che in termini di salvaguardia delle coste: Il risparmio economico in questa fase in cui il governo non ha ancora dichiarato lo stato di calamità risulta vitale. Il centro destra attualmente in carica e perderebbe un notevole pacchetto voti “Niente voti per Berlusconi!”, dichiarano i cittadini, “questa di accumulare e lavorare tre volte tanto prendendo la terra di qua e portandola di la è una assurdità che non va più tollerata oltre. Via Pio Monte e la casa di Rosetta e Antonietta Cittadini isolati in via Pio Monte dove non arrivano le ordinanze di sgombero e la gente si arrangia come può tra fogne saltate, carenza di acqua e luce che va e viene. Senza contare i depositi negli scantinati che i privati non provvedono a rimuovere. La signora Rosetta chiede che si smetta di perdere tempo in chiacchiere con relativi scaricabarile e si cominci a muovere le braccia non pretendendo solo che si incarichino privati con l’impegno economico dei soli cittadini. “Noi siamo spalle al muro, siamo anziani ed abbiamo bisogno di aiuto concreto!”, dicono le signore Rosetta ed Antonietta. Vallone di La Rita Ripulito in parte l’alveo la situazione appare compromessa. Si è rilevata l’esistenza di una fognatura saltata che deve essere ripristinata ed inoltre urge la ripulitura della situazione a Monte Zone critiche al Belvedere de Le Querce e Castiglione e in via P.ssa Margherita Franato il versante a Mare sul Belvedere de Le Querce ed i versanti franosi del Castiglione con la presenza di grossi massi sulla Statale. Situazione pericolose anche in via principessa Margherita dove la frana in una proprietà privata urge di sistemazione ed un ordinanza che intimi la messa in sicurezza ai proprietari. Possibile la necessità di impedire agli abitanti dell’unica casa sottostante l’accesso. Si valuterà solo oggi il da farsi. Via Mortito arrivano i rocciatori Oggi arriverà la Dolomiti Rocce di Belluno. La società è abilitata al disgaggio e pulizia del versante franato dal Monte Tabor nella zona del Mortito. Si tratta di una bonifica Montana e di un consolidamento che dovrebbe consentire in tempi rapidi agli sfollati di rientrare in casa: intanto i pompieri già ieri hanno ripulito i vialetti ed il giardino della palazzina Gescal
Ieri c’è stato un primo massiccio intervento dei Vigili del Fuoco che con squadre speciali hanno organizzato la prima parziale rimozione dei depositi dal canale della Lava intasato dai detriti. Già in serata l’acqua ha ripreso a scorrere. Si è iniziati dalla Foce e per lunedì si dovrebbe aver finito. Si opera a mano dall’interno e con escavatori dalla bocca. Al termine si inizierà dalla testa dell’alveo tombato a Piazza Bagni. Nel frattempo si sta attrezzando un impianto d’illuminazione. Nel Vallone Sinigallia operano ancora i Vigili del Fuoco che devono rimuovere e demolire alcuni dei grossi massi accumulatosi, contestualmente si va avanti con la pulizia. In serata ieri il sindaco ha autorizzato lo smaltimento dei fanghi raccolti dalle cinque autobotti operanti a seguito del via libera delle discariche di destinazione. I mezzi cominciano a scarseggiare, è necessario smaltire gli accumuli. La dichiarazione sulle frane del Cacciatore Nuovi crolli e cedimenti Un nuovo smottamento c’è stato nella zona della Selva Fredda sempre zona Pera di Basso e Caulare da dove è partita la valanga di martedì. Noi del Il Golfo abbiamo fotografato il fenomeno da vicino. Un tonfo si è sentito nella giornata di ieri sia qui che più avanti nell’area del monte che sovrasta il Majo. Nella Selva Fredda il materiale proveniente dai Radar si è bloccato tra i castagni lasciando un massiccio deposito che non ha raggiunto canaloni. L’altra frana si è avuta nella cava di Mangia Zoccole, qui un costone si è staccato finendo nella cava.
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Ultimo aggiornamento Domenica 15 Novembre 2009 19:45 |