Un mare di fango e detriti giù dalla montagna |
CasamicciolaNews - Cronaca | |||||||
Scritto da Ida Trofa | |||||||
Mercoledì 11 Novembre 2009 12:03 | |||||||
Un mare di fango e detriti giù dalla montagna Casamicciola frana. Cava Fontana-Acqua piccola e poi Cava Baino-Cava La Rita, la collina di Via Mortito, una colata copre la valle. Tutti gli invasi e gli alvei naturali smottano sul paese. Le criticità più gravi dalla Cava Fontana e dall’Acqua piccola. Da qui le colate più massicce. Non sono bastati cent’anni per fugare i timori di un paese che convive con la sua instabilità idrogeologia. Casamicciola 1810-2010, madre natura presenta il conto ed è dramma a Casamicciola. Milioni e milioni di metri cubi di acqua e fango scendono giù dalla montagna. Frana la montagna sulla Cava di La Rita, frana il costone sulla cava Baino a Est della Tresta, frana la collina del Mortito a Perrone, viene giù il costone sotto l’Acqua Piccola, frana la Cava Fontana da su a giù raccogliendo l’acqua ed il fango della frana a monte sotto i Radar e nella zona delle Caldaie. Massi giganteschi, pietra, pomice, detriti Acqua piccola e Cava Fontana confluiscono all’Ervaniello, portandosi dietro le pareti dell’invaso chiuso sin dentro Negro Ponte e giù in via Ombrasco sopra piazza Bagni e sino al Mare. Ancora la Cava Fontana indomita spazza via il Vallone Sinigallia, copre le Fonti di Chiappino, invade le Ex Terme Verde e si getta su Piazza Bagni via sino al mare dalla Via della Lava. A La Rita pochi i danni, gli abitanti di via serrato e della piazzetta sottostante convivono con il rischio ed hanno vigilato per evitare tragedie. A Perrone solo tanto spavento, la zona interdetta e l’evacuazione dell’ultima palazzina sulla zona dei Limoni, nella Cava del Baino sempre a Piazza Bagni ancora tanto spavento per le case sovrastanti di via Bosco che in molti tratti si sono visti portar via il piano di calpestio, fortunatamente anche qui solo tanto spavento e la pena di dover stare fuori casa. Le conseguenze peggiori certamente si sono avuto al centro della zona dei Bagni, in via Ombrasco e via Pio Monte della Misericordia sino al mare. Danni incalcolabili che nulla conterebbero se non si avesse l’ombra ed il cruccio della giovane vita trascinata via dalla furia inarrestabile degli Eventi, la vita di Anna De Felice. La Gente racconta di aver visto un fiume disegnarsi mentre serpeggiava tra i Castagni del versante Nord Est dell’Epomeo giù sino al paese partendo dalla punta bianca. Poi l’inferno il fango ha raggiunto i quattro metri in alcuni punti. Dal primo piano delle case di via Ombrasco e Piazza Bagni, gli scampati raccontano di aver visto le auto galleggiare e scendere giù verso la “Lava”in via Pio Monte della Misericordia. L’impalcatura sullo stabile all’angolo di via Ombrasco accartocciata e trascinata a valle come stuzzicadenti, negozi, case, alberghi, la chiesa di San Francesco, tutto preso e portato via in un attimo dal mare venuto giù dal monte. Erano le ore 8.25 circa, poche le auto sulla via, tutte spazzate via sena possibilità di salvezza. I sopravvissuti della strada raccontano di essere stati sorpresi da un muro di acqua detriti ed auto ammassate che correvano giù impazzite. IL signor Castagna, alias El Tano si trovava a lavoro con il suo furgone a Piazza Bagni ad un tratto ha visto prima poca, acqua con terra e fango poi la marea che ha travolto tutto:« Ho visto venire giù di tutto, l’acqua arrivava sopra le case, un pulmino veniva fuori da via Ombrasco all’altezza del tetto dell’Hotel Manzi, non si capiva nulla». Sconvolta la signora Cioffi, Riccardo Cioffi che è stato raggiunto telefonicamente da sua moglie a lavoro mentre la frana veniva giù: «Un macello sono corso da lei che voleva buttarsi giù da casa dalla paura. Mio Dio è un miracolo che non sia stato seppellito tutto». « Vedevo venire giù tutto, non sapevo che fare ero terrorizzata, le macchine mi passavano accanto alla finestra del balcone al primo piano», racconta la signora Cioffi. Ovunque sgomento e dolore. Ciro Mennella e Giuseppe Senese operai di Marina di Casamicciola raccontano di come hanno miracolosamente evitato la morte e di come hanno salvato un giovane che il fango stava trascinando a mare: «Salivamo verso piazza Bagni e giunti all’altezza del gommista abbiamo visto arrivare davanti una montagna di fango con auto tutte accartocciate. Non avevamo nessuno che ci seguiva e abbiamo cercato di fare marcia indietro, non capivamo niente, l’urto con il fiume ci ha spinti nel vicolo e ci siamo salvati, non so come. Mentre increduli assistevamo a quel che ci accadeva intorno abbiamo scorto un ragazzo in acqua che non riusciva a strapparsi dalla forza della corrente che lo trascinava, l’abbiamo tirato via e adagiato a lato sula salita dell’Elma Hotel. Sembrava star bene, ma aveva una gamba fratturata». Poi le grida ed il nuovo sgomento, Arnaldo Maio, geometra di Casamicciola gridava con sgomento alla ricerca vana e disperata di suo figlio che non trovava più. Fortunatamente poco dopo il ragazzo è stato ritrovato sano e salvo, da giovane benzinaio Stani Senese che era riuscito ad acciuffarlo dal fiume di fango e metterlo in slavo: « Sembrava un film, era avvilente, un disastro. Fango, acqua di tutto, poi abbiamo visto il bambino e l’abbiamo preso», dice Stani. Poco più giù invece Anna non c’è l’ha fatta. Testimoni raccontano di aver visto l’auto, la Toyota Yaris sullo stop, travolta dal Fango proprio mentre la famiglia De Felice apriva le portiere per scappare. Anna era dietro mamma Alba e papà Claudio davanti. Anna, 15 anni, è stata trascinata dai vortici direttamente in mare. Quel mare che la restituirà senza vita, sua madre e suo padre sono stati trovati invece sul molo dai soccorritori dei Vigili del Fuoco e della Capitaneria di porto in stato confusionale. Il resto è storia di soccorsi, paura, fango da spalare e acqua che vien giù dal celo e dalla terra senza sosta, senza permettere di smaltire quanto il monte ha vomitato addosso ad un paese nuovamente distrutto dopo cent’anni di faticosa ricostruzione. Ma se la Marina affonda, la zona alta crolla. Danni incalcolabili nelle zone dell’Ervaniello e soprattutto della Cava Fontana-Campomano. Qui la frana dalle Caldaie ha premuto sotto l’effetto della pioggia incessante franando su la Cava di Sopra, quella di sotto, trascinandosi dietro strade, case e terreni agricoli. Isolata la zona della Pera di Basso, dove ha sede un noto agriturismo e risiedono decine di cittadini che sono miracolosamente scampati alla colata di Fango che proprio da li sopra è partito. Anche sotto in via Olivo sulla strada per il Campomanno, tutto isolato, i soccorsi non sono riusciti a raggiungere la zona. Seppellita dal fango la casa del Buonomano ed il suo furgone trascinato giù per centinaia di metri e distrutto:« Sono vivo per miracolo, da sopra è venuto giù di tutto, la mia vicina mi ha aiutato ed ora sono qui a spalare e sperare che qualcuno mi tolga il pericolo, ma credo che sarà impossibile! » A casa Buonomano il cane Rex ha avuto la peggio finendo già trascinato dalla frana e senza possibilità di recupero pur essendo sopravvissuto. Centinaia le unità di soccorso tra Carabinieri, Vigili del Fuoco, Capitaneria di Porto, Corpo Forestale e Protezione Civile. Decine i feriti e nessun disperso questo il bilancio a tarda serata. A Casamicciola è giunto il prefetto Pansa, il magistrato D’Alessio. Convocato il consiglio straordinario in attesa che giunga il presidente Bassolino. IL sindaco D’Ambrosio: « Siamo riusciti ad affrontare una prima fase di emergenza, ci siamo spostati ora a via Mortito, dove resteranno chiusi alcuni edifici. Scuole chiuse su tutto il territorio almeno sino a sabato, mentre sono cominciate già le ispezioni per stabilire il dopo emergenza. Si sta anche predisponendo un apposita ordinanza per chiedere lo stato di calamità». Categorico il comandante Lo Sinno:« E’ una tragedia drammatica. Abbiamo temuto per anni che potesse accadere e non siamo stati in grado, non lo sono state le istituzioni, di prevenire, tutelando e rispettando il territorio che nelle zone dei cedimenti e nei valloni aveva urgenza di sistemazioni e recuperi e di eliminare gli sversi abusivi. Noi abbiamo chiesto l’ausilio di ulteriori unità da Napoli ci ha raggiunto il Comandante Provinciale Stabile che sovraintenderà la nostra attività». Nel corso della giornata si sono registrate frane in via P.ssa Margherita proprio sopra l’ex ACI nessun danno.
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Ultimo aggiornamento Giovedì 12 Novembre 2009 08:29 |