Massima allerta sulla questione elisuperficie distributore |
CasamicciolaNews - Cronaca | |||
Scritto da Ida Trofa | |||
Martedì 30 Dicembre 2008 19:56 | |||
Lavori ripresi e risospesi all’impianto di carburante ERG in attesa dell’omologazione ENAC Massima allerta sulla questione elisuperfice distributore Il sindaco D’Ambrosio chiarisce la scelta di proseguire nonostante l’ente nazionale per l’aviazione civile non si sia ancora pronunciato: “Siamo al disotto della quota di pista”. Dopo il nuovo stop spunta la nota fantasma della Soprintendenza. La richiesta di sospensione sarebbe stata redatta in sede di autotutela dai rappresentanti di Palazzo Reale. Da qui l’improvviso fermo al cantiere. Da giorni sono ripresi i lavori nella zona dell’eliporto atti a consentire la delocalizzazione della stazione di carburante ERG di Casamicciola Terme. L’intensa attività diurna e notturna, festiva e feriale ha consentito di realizzare parte della piattaforma a mare sulla quale poggeranno i sopraservizi previsti. Il sindaco D’Ambrosio a seguito dell’incontro e del sopraluogo Enac d’inizio dicembre sottolineò che i lavori, di comune accordo con la ERG, non sarebbero iniziati sino all’acquisizione del parere definitivo sulla agibilità e compatibilità degli spazi. Parere che l’Enac si era riservato di emettere dopo una più attenta e dettagliata valutazione degli atti e sopratutto del Piano di volo e atterraggio che l’ente locale ha provveduto ad inviare qualche giorno dopo l’incontro. Allo stato quel parere, attesa la celere consegna della documentazione e come lo stesso sindaco D’Ambrosio ha sottolineato, ancora non c’è! Eppure con qualche aggiustamento e ragionando sulle possibili interferenze operative sulle dinamiche eliportuali si è concordato il prosieguo delle attività che si sono protratte sino a venerdì 19 Dicembre. Secondo fonti ufficiali lo stop improvviso, visti i tempi di operatività della settimana prima di Natale, sarebbe stato dettato dalla nota inviata al comune dalla Soprintendenza ai Beni Ambientali ed archeologici. La Soprintendenza sarebbe giunta sull’Isola proprio per toccare con mano la portata delle opere mercoledì 17 u.s. sotto la direzione del funzionario di zona che in regime di autotutela è intervenuto per verificare la compatibilità e la fattibilità dell’opera iniziata ed il relativo impatto sul territorio. Da qui la nota che sarebbe giunta nella sede di Palazzo Bellavista Lunedì 22 con la quale i rappresentanti di Palazzo reale hanno chiesto la sospensione del cantiere e l’immediato alt ai lavori in attesa di più attente verifiche. Verifiche che sin’ora, stando ai tecnici soprintendenti non si erano rese possibili. In merito è però ancora il sindaco D’Ambrosio a smentire le versioni ufficiali partenopee dichiarando che « la Soprintendenza non è affatto intervenuta e non ha fatto nessun appunto. Anzi era stata invitata in merito alla questione dei tavolati, ma non è venuta». Dunque voci tanto ufficiali quanto infondate che per il primo cittadino casamicciolese non minano la bontà dell’operato amministrativo:«L’ ENAC deve dare l’omologazione, omologazione che allo stato non abbiamo. C’è stata la presa d’atto dei piani di volo ed atterraggio dell’Eliporto che noi come comune abbiamo immediatamente inviato nei giorni successivi alla vista e alla richiesta dei Tecnici Mingiardi e Provvisiero. Sono stati poi questi stessi tecnici che a breve ci comunicheranno l’esito delle loro valutazioni, a dirci che i lavori all’area potevano continuare fin tanto che le opere interessano una zona che si trova al disotto della quota della piattaforma eliportuale ». Dunque semplicemente l’ennesimo intricato atto di una spinosa vicenda che fa sobbalzare ad ogni minima mossa e che non mancherà di sollevare polemiche, dubbi e certamente di creare attriti e grattacapi. In merito pare che sia stato aperto anche un procedimento penale con indagini condotte dalla Guardia di Finanza. E non è da escludere la non troppo remota ipotesi che a breve possa essere la questione sicurezza delle coste e legittimità dei ruoli l’oggetto di attenzioni e verifiche da parte degli organi competenti. Una questione collegata allo spostamento e creazione a mare della piattaforma di utilizzo area distributore con la scogliera di protezione posta ad una batimetria più profonda e certamente diversa da quella concepita originariamente a difesa del litorale che tra l’altro andrà a proteggere un lembo di terra che prima non esisteva. Il particolare trascurato ma non trascurabile è che si sta creando uno spazio in acqua la cui pertinenza dovrebbe essere del comune che solo in seguito e nel caso, potrebbe riaffidare a terzi in concessione ed è proprio da qui che dovrebbe partire la prossima trance di verifiche.
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Ultimo aggiornamento Mercoledì 11 Marzo 2009 17:28 |