Attentato al porto: incendiata l'imbarcazione di Mimmo Romano |
CasamicciolaNews - Cronaca | |||
Scritto da Ida Trofa | |||
Venerdì 22 Agosto 2008 18:19 | |||
Battaglia edilizia, continua la saga “Provolone” Attentato al porto: incendiata l’imbarcazione di Mimmo Romano Il rogo di natura dolosa è scaturito da un tanica di benzina lanciata a bordo del natante nella notte di ieri. L’improvviso scoppio a bordo dell’imbarcazione ha allertato gli uomini della sicurezza che hanno evitato che le fiamme si propagassero . L’attentatore è stato ripreso dalle telecamere a circuito chiuso della Marina di Casamicciola. Si tratterebbe di Genny Alcaro vicino di casa del Romano, da anni in lite per questioni edili . L’uomo nell’atto di appiccare il fuoco ha perso le chiavi di casa. Ritrovata nella sua una maglietta intrisa di benzina. Prelevato dalla sua abitazione Alcaro è attualmente in stato di fermo. Mancava poco all’una quando un uomo robusto con i pantaloncini corti ed una T-shirt chiara è stato ripreso dalle telecamere a circuito chiuso della Marina di Casamicciola nell’atto di cospargere con della benzina una imbarcazione ormeggiata ai pontili galleggianti del molo esterno al porto. Un improvviso scoppio ha violentemente catturato l’attenzione dei due operatori portuali in servizio. Fuoco e fiamme, un odore acre ha in un attimo avvolto la darsena. Una barca stava andando a fuoco. In breve i portuali hanno raggiunto il luogo dell’incendio e da mare con l’ausilio del gommone hanno dato vita alle prime operazioni di spegnimento e recupero del mezzo. Operazioni fondamentali che hanno permesso di evitare il pericoloso effetto domino. Pochi minuti di ritardo, qualche tentennamento di troppo e magari maggiore cure nei particolari posta dall’incendiario e l’intera darsena sarebbe altrimenti andata a fuoco portandosi dietro centinaia di barche ormeggiate accanto al cabinato teatro dell’esplosione. Il natante è stato avvicinato liberato dalle cime e portate a largo, con un estintore il rogo veniva completamente domato. La destrezza e le capacità di Marco Di Scala e Francesco Pianese hanno permesso di evitare ulteriori pericoli e problemi nel tratto portuale che in poche mosse è stato rimesso in sicurezza, mentre le autorità competenti ed i vertici della società casamicciolese venivano messi al corrente dell’accaduto ed invitate a portarsi sul posto. Il cabinato preso di mira è quello di proprietà del noto costruttore casamicciolese Mimmo Romano, alias “Provolone” che in questi mesi ha dato il la alla sua saga edilizia con una serie a catena di sconcertanti denunce e scontri plateali in località Tresta e non con amministratori, autorità di polizia giudiziaria e politici di spicco. La barca del Romano, un cabinato in legno e vetroresina non immatricolato si trovava nella zona dei pontili destinata ai residenti al momento dell’incendio. Immediatamente il quadro dei fatti è apparso chiaro, la mano di un piromane non troppo esperta è stata rilevata da subito, sul mezzo è stata trovata una tanica di carburante con una quantità tra i 20 e i 30 litri di benzina e sulle passerelle di attracco un mazzo di chiavi. La visone delle video riproduzioni effettuate dal sistema circuito chiuso hanno poi completato la dinamica, riportando e sequenze nitide ed inequivocabili dell’accaduto.Gli inquirenti eseguite le prime indagini ed acquisiti gli atti hanno subito seguito la pista e gli indizi lasciati sul luogo del reato, verificando l’ipotesi ed i sospetti della vittima. Il Romano ha infatti riconosciuto immediatamente dai filmati la sagoma del suo vicino di casa ed acerrimo nemico Genny Alcaro. L’uomo raggiunto nella sua abitazione di via Tresta è stato interrogato dagli agenti de Commissariato di Polizia di Ischia chiamati ad intervenire insieme ai Carabinieri. Da subito ha tentato di sviare i sospetti, negando ogni coinvolgimento nella vicenda. Ad incastrarlo però il mazzo di chiavi rinvenuto, nel quale si trovava anche la chiave di casa Alcaro che testata dagli agenti della Polizia ha permesso di aprire la porta d’ingresso. Inoltre le verifiche in casa e nell’auto del sospettato hanno aggiunto altri elementi al quadro accusatorio, una T-Shirt chiara intrisa di benzina e le valige dei due coniugi pronte quasi in attesa di un imminente partenza dall’isola. L’uomo ha però dichiarato agli investigatori della Polizia titolare dell’inchiesta che quelle chiavi erano state prese dai suoi operai e che non erano in suo possesso da tempo. Nessun tassello sembra dunque mancare al puzzle. Tutto sembra poter essere ricostruito in ogni particolare. La polizia a acquisito presso il locale comando vigili urbani di Casamicciola i filmati riguardanti l’accaduto e sulla base degli elementi raccolti posto sotto stato di fermo con l’obbligo di soggiorno nel comune di Casamicciola il signor Alcaro. Alcaro,salvo diversa disposizione del magistrato incaricato del procedimento, non dovrebbe essere arrestato perché non colto in flagranza di reato, nonostante il danneggiamento su cose esposte in pubblico loco e la querela di parte del Romano che oltre alle conseguenze morale ha subito un danno economico di quasi diecimila € .
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Ultimo aggiornamento Mercoledì 11 Marzo 2009 17:54 |