Ripascimento delle coste Casamicciolesi e rimozione della secca sabbiosa nel porto |
CasamicciolaNews - Cronaca | |||
Scritto da Ida Trofa | |||
Lunedì 14 Aprile 2008 15:46 | |||
Ripascimento delle coste casamicciolesi e rimozione della secca sabbiosa nel porto Ritardi per l'impiego del materiale litoide presente nello scalo. Bloccate anche le attività degli stabilimenti balneari che non potranno operare nell’area divenuta ora “Area di Cantiere”. Capo Erculanese: « Stiamo lavorando per venire incontro alle necessità di tutti, il resto dipende da come l’amministrazione saprà muoversi in tempi rapidi, visto che stiamo parlando di opere messe in cantiere e preventivate da mesi». L’Assessore alla risorsa Mare Cioffi assicura: «Delimiteremo le aree per consentire il montaggio degli stabilimenti ». Ripascimento delle coste casamicciolesi e rimozione della secca sabbiosa nel porto, un binomio progettuale che rischia di mandare all’aria la stagione turistica alle porte. Da opera di sicuro successo a motivo di polemiche d insuccessi nel giro di poche settimane. I ritardi accumulati e le lungaggini delle procedure rischiano di far fallire la politica portuale e turistica incentrata sulla risorsa mare in quel di Casamicciola Terme. Nel porto dopo le operazioni di messa a disposizione delle aree oggetto dei lavori ora si ci muove per l'impiego del materiale litoide presente nello scalo. Ma sembra che qualcosa ritardi l’arrivo della draga e che quel qualcosa sia da imputare alla richiesta di ulteriori analisi sulle sabbie da sfruttare. Intanto, nel mentre tutta questa poderosa macchina muove lentamente i suoi passi pur essendo stata preventivata da mesi, mesi evidentemente in cui gli amministratori erano in altre faccende affaccendati, gli operatori balneari non possono montare le loro attività ne sperare di sfruttare la spiaggia per la balneazione. In sintesi i concessionari delle aree demaniali rischiano di non lavorare sulla spiaggia di Suor Angela ora considerata area di cantiere. Infatti, terminati i lavori sulla spiaggia di Suor Angela per il primo lotto con la conclusione di parte delle scogliere, l’assessore al ramo Cioffi non nega il problema e fa sapere che l’amministrazione da parte sua attende di poter sfruttare le sabbie ottenute con finanziamento regionale per il definitivo ripascimento. Lavoro che per il momento resta bloccato in attesa che si recuperi la sabbia dalla secca di “Cala degli Aragonesi” e questo per concludere e restituire alla piena fruibilità l’arenile risedimentato. Sedimento che come dicevamo Aragonesi a sue spese rimuoverà dal fondale delle acque antistanti il molo turistico. Si tratterà poi di alimentare con sabbia sottomarine i punti che più hanno sofferto dell´erosione. Per Casamicciola, fermo restando l'intenzione di rimuovere la secca, gli organi competenti si riservano di valutare lacompatibilità dei sedimenti per i quali il sindaco ha ora richiesto ulteriori analisi di compatibilità e sfruttabilità, analisi che ancora non arrivano pesando notevolmente sul prosieguo delle attività. Insomma pensate a quale mole di lavoro deve ancora farsi! Nelal più rosea delle previsioni l’intervento sarà raffazzonato alla meglio e non concluso prima di giugno visto che già si sarebbe dovuti partire a gennaio con una stima sui tempi di lavoro valutati intorno ai due mesi. Un lavoro già costato oltre 250 mila euro solo in consulenze e preliminari e totalmente a Carico della Cala degli Aragonesi che da dieci anni si occupa del progetto. Un lavoro che se ora non si conclude alla svelta costerà all’intero paese già nettamente in crisi, nella scia del trend nazionale, la prossima stagione turistica. In particolare oltre che per i mancati introiti del porto turistico e dell’inter porto, per l’impossibilità di operare degli stabilimenti balneare che non possono servirsi della suddetta area di cantiere. Come sarà ovviato il problema? L’assessore Cioffi ci palesa le sue preoccupazioni, accontentandosi però di poter almeno procedere per gradi « In merito al ripascimento il sindaco sta facendo fare altre analisi sulla sabbia, non vogliamo correre il rischio di avere conseguenze sanitari sull’utenza. Come comune abbiano finito con le scogliere e abbiamo in cava già pronti 8mila mc di sabbia da versare sui 15mila che giungeranno dal porto dove per il momento i lavori sono fermi. Per il montaggio degli stabilimenti stiamo delimitando le aree per consentire almeno di posizionare le cabine». Cabine che ci chiediamo a cosa potranno servire, se poi non ci si potrà bagnare nel vicino mare o peggio ancora recare a prendere un caffè nei vari esercizi commerciali le cui sorti restano appese a quanto pare al filo della speranza. Nel merito il comandante del Locamare Erculanese è chiaro:« In base ai lavori previsti se vi è un’area di cantiere è impossibile consentire la balneazione. Per ora si provvederà alla recinzione della zona. Per il resto bisogna che venga terminato il rinascimento come del resto era già stato stabilito da ottobre, quando le opere furono ordinate dall’Ente locale». Appare dunque chiaro che il problema non è di quelli dell’ultim’ora e che tutto è stato preso un po’ sotto gamba, tutto compreso il futuro economico della famiglie che vivono con i proventi delle concessioni sulla spiaggia. « Alcuni stabilimenti potranno montare, altri no », spiega ancora Capo Erculanese, « tutto dipende dl progetto comunale. La questione non è di nostra competenza, noi siamo un organo di controllo che opere, nella fattispecie, sulla progettualità. I lavori nel porto non sono fermi attendo l’arrivo della draga, per il resto non si potrà mai iniziare se non si approntano le fasi necessarie», ed infine conclude sottolineando che « noi come Locamare interverremo con apposita ordinanza che ci compete, quando, stando al progetto, sarà necessario passare i tubi da una parte all’altra altrimenti non abbiamo modo di agire ne tanto meno di fare i miracoli, per di più su questioni che dovevano prevedersi da tempo e col tempo ». L´intervento riguarda in particolare la Spiaggia di Suor Angela ed il porto di Casamicciola Terme dai cui fondali potrebbero essere recuperati i sedimenti utili per il ripascimento costiero dell'area a ponente del molo commerciale. Si tratterebbe se l'esito dell'iter dovesse concludersi a buon fine di una nuova fase di progetto che va a seguire il nuovo lotto terminato da giorni e volto sempre al recupero costiero dell'area in questione. Nella fattispecie le opere che vedono il lavoro sinergico dell'Ente locale e della società Cala degli Aragonesi dovrebbero in primis consentire un notevole risparmio al comune, poi finalmente porterà ad una sostanziale e necessaria messa in sicurezza di parte dello scalo e per ultimo portare al tanto auspicato recupero dell'arenile di Suor Angela con la relativa protezione che ne deriverà per l'asse viario limitrofo. In totale sono interessati quasi 2 chilometri di costa su cui saranno riversati parte dei 15mila metri cubi di sabbia, proveniente dal giacimento sabbioso presente nella secca del porto, per intenderci quella dove si arenò Massimo D'Alema con il suo yacht, posta ad una profondità dai cinque ai due metri. L’obiettivo è aumentare la profondità della spiaggia erosa dall’azione del mare di circa 30-40 metri. E sfruttare il residuo sabbioso magari anche per altri arenili del paese. L’intervento, che fa seguito ad uno studio che va avanti dal 1997 può contare in parte su un finanziamento regionale e soprattutto sul totale impegno di spesa a carico della società Cala degli Aragonesi per il reperimento e la lavorazione delle sabbie impiegate. Sabbie che come dicevamo potrebbero essere prelevate dallo scalo limitrofo alla zona di ripascimento.
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Ultimo aggiornamento Mercoledì 11 Marzo 2009 18:59 |