Multe a valanga e polemiche su di un dispositivo poco chiaro |
CasamicciolaNews - Cronaca | |||
Scritto da Ida Trofa | |||
Mercoledì 01 Agosto 2007 20:20 | |||
Multe a valanga e polemiche su di un dispositivo poco chiaro Senso unico in Via Pricipessa Margherita e divieto d’accesso per fasce orarie in Piazza Marina. Malumori per l’inadeguatezza della segnaletica e le indicazioni agli svincoli. Nessuna pietà per i contravventori che ignari della presenza di una sbarra sistemata in loco e mai chiusa finiscono nella “Fossa del Pizzardone”. Turisti e non residenti i contravventori più incalliti. Un caso che vista la percentuale di verbali potrebbe addirittura divenire nazionale. Multe a valanga e polemiche su di un dispositivo antitraffico poco chiaro in vigore in via P.ssa Margherita. Un caso che vista la percentuale di verbali potrebbe addirittura divenire nazionale. Considerato il lavoro degli agenti della Polizia Municipale le percentuali di multati solo per l’arteria in questione ed in particolare per i circa trecento metri che dall’incrocio con via Eddomade conducono alla piazza del Marina, ribattezzata “La fossa del Pizzardone”, di quasi il 90%.Malumori per l’inadeguatezza della segnaletica e le indicazioni agli svincoli, oltre che per le pesanti sanzioni pecuniarie visti i tempi di magra. Nessuna pietà per i contravventori che ignari della presenza di una sbarra sistemata in loco e mai chiusa finiscono nella “Fossa del Pizzardone” e di li sul taccuino nel vigile. Turisti e non residenti i contravventori più incalliti. Or bene perché allora questa sbarra non vien chiusa e le indicazioni scritte in maniera leggibile anche dall’auto e senza recare intralcio alla viabilità allorquando ci si ferma per leggere una indicazione? CONSIDERAZIONI DI CARATTERE GENERALE Vi sono fondate ragioni, per sostenere, che ad oggi, quantomeno a livello normativo, la segnaletica stradale orizzontale possa essere annoverata a pieno titolo fra i prodotti di qualità. Fortemente voluto dai legislatori, il suo impiego nel sistema viario comunitario, ha il compito principale di guidare l’utente sulla strada, dandogli soprattutto sicurezza nella guida. Ma, è sempre così? Purtroppo, come spesso accade, vi è sempre l’eccezione che conferma la regola, come nel caso dell’asse viario trasversale di Via Principessa Margherita a Casamicciola Terme, dove viene registrata un elevatissima percentuale di contravvenzione, per mancato rispetto del divieto di transito in talune ore della giornata, nel tratto che dal bivio con via Eddomade conduce a Piazza Marina. Non una diffusa ed omogenea rilevazione d’infrazioni al codice della strada su tutto il sistema stradale della cittadina termale e di generale indisciplina degli automobilistici, ma un vero e proprio focolaio di contravventori in soli trecento metri di strada. La condotta di guidatori residenti e non appare discutibile a quanto pare! Visto che è lecito parlare di verbali inerenti la trasgressione al codice stradale in una percentuale che addirittura va oltre il novanta per cento delle ammende redatte dalle autorità di Polizia Municipale, eccezion fatta delle trasgressioni di sosta e parcheggio (un affare certamente molto redditizio per le casse municipali). CONSIDERAZIONI DI CARATTERE TECNICO 1) E’ vero che all’altezza delle tre croci vi è il segnale tondo a tempo di interdizione per Piazza Marina, ma all’altezza della diramazione dell’hotel Gran Paradiso dove vi era la famosa sbarra non è indicato dove è Piazza Marina traendo in inganno il guidatore che non conosce la zona e sono soprattutto tanti visto che Casamicciola Terme è un paese ad esclusiva vocazione turistica. 2) l’aspetto più importante della questione che potrebbe essere oggetto di contestazione per quello che potrebbe diventare addirittura un caso nazionale, che a monte della stessa Via Principessa Margherita, tutte le segnaletiche di direzione obbligatoria su sfondo blu anche quelle sovrastanti la segnaletica di divieto sono sul lato destro dell’asse viario nel senso di marcia consentito, e nella fattispecie per completezza di informazione all’utenza automobilistica, alla diramazione con Via Eddomade, vi dovrebbe essere all’interno del disco rosso ad orario l’obbligo di svolta a sinistra consentita. 3) La sbarra con una indicazione più grande c’è all’altezza dello svincolo con via Eddomade ma non viene mai chiusa, perché? 4) La fascia oraria di rispetto è indicata ma con caratteri troppo piccoli e non visibili se non ad auto ferma ed accostata sia all’incrocio delle tre croci che in basso allo svincolo 5) La segnaletica aggiuntiva, ovvero quella della fascia oraria e l’indicazione di zona pedonale, in primo luogo non indicano si quale strada e dunque traggono in inganno anche chi eventualmente vuole svoltare per via Eddomade e due sono battuti su carta non impermeabile ne duratura agli effetti degli agenti atmosferici CONCLUSIONI O gli agenti in servizio nelle fasce orarie di rispetto sono sfaticati e non tirano giù a sbarra ad orario oppure la cosa è fatta ad arte affinché il guidatore poco esperto raggiunga “la fossa del pizzardone” in modo da esser colt in flagranza di reato e colpito dal provvedimento sanzionatorio con tanto di ammenda pecuniaria a partire dalla modica cifra di 70€. Al contrario siamo dinanzi ad una massa di pecoroni motorizzati incapaci di muoversi, però solo per Vi Principessa Margherita, senza essere colpiti dal vigile in servizio. Un modo come un altro per garantire lo stipendio per altri tre mesi o addirittura per tutti i mesi di servizio già effettuati agli agenti stagionali assunti per i quali altrimenti bisognerebbe ricorre al pagamento tramite “cambiali”.
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Ultimo aggiornamento Martedì 19 Maggio 2009 07:38 |