“Armiamoci e partite” |
CasamicciolaNews - Cronaca | |||
Scritto da Ida Trofa | |||
Martedì 10 Aprile 2007 19:12 | |||
“Armiamoci e partite” All’ora del tea, un’ultima riunione al vetriolo in quel del Calise dove oltre alle assenze a farla da padrone giovedì è stato il regolamento di conti tra vecchi commilitoni. Giovanni Monti attacca il medico De Siano reo di non giocare a carte scoperte. Un doppio gioco o quanto meno un non gioco che potrebbe portare di fatto verso una sconfitta annunciata se non peggio la corazzata. Rischia di naufragare, così, prima di prendere il largo una coalizione pentapartitica fatta di ex. Si tratta di reduci della DC, PSI, PLI, LAICI e Margheritini convertiti al Dipietrismo. Troveranno posto in questo insieme convulso gli esuli di Giosy. Mentre il gruppo di governo a Casamicciola sembra dover essere, stando alla pubblica opinione, la rappresentazione del nuovo che avanza consolidandosi, la nascente oppostone dalle larghe intese, sembra, al contrario, un gruppo di reduci e combattenti impegnati sul fronte nemico e non, incapaci di superare dopo oltre un trentennio vecchi dissapori e pregiudizio. Dissapori e d attriti acuiti, a quanto pare , da un gioco non proprio trasparente e a carte scoperte di taluni personaggi. Rischia, così, di naufragare prima di prendere il largo una coalizione pentapartitica fatta di vecchie leve e venerandi della politica. Reduci della DC, PSI, PLI, LAICI e Margheritini convertiti al Dipietrismo. Vacilla così una opposizione dalle larghe intese a Casamicciola dove a reggere le trame degli ultimi incontri e dei personali scambi di opinioni e vedute sono gli insanabili divari e le spaccature che orami caratterizzano un progetto nato per fallire negli intenti di taluni grandi elettori, in realtà di uno solo di essi e questo stando alle indiscrezioni trapelate.All’ora del tea, un’ultima riunione al vetriolo in quel del Calise dove oltre alle assenze a farla da padrone giovedì è stato il regolamento di conti tra vecchi commilitoni. Giovanni Monti attacca il medico De Siano reo di non giocare a carte scoperte. Un doppio gioco o quanto meno un non gioco che potrebbe portare di fatto verso una sconfitta annunciata se non peggio la corazzata. Chiaro, a dire degli amareggiati compagni di schieramento, una sorta di invito alla “Armiamoci e partite” dove identificato un soggetto candidabile alla carica di sindaco dalla scarsa attrattiva si è poi provveduto ad allontanare gli ineleggibili e ed i soggetti non graditi per poi giungere così, di fatto, da un gruppo partito da un ampio contributo apportato da tutti gli esponenti di non governo, ad una cerchia ristretta di candidati che ruotano per lo più intorno alla sfera della triade Iacono, Conte, Castagna e De Siano. Una convergenza che ha portato vero lo sfaldamento delle frange estreme della coalizione nascente manifestato attraverso la mancata partecipazione dei più e con un attacco diretto e preciso alla persona del dott. De Siano primo sponsor non in candidatura del designato proposto sindaco Ing. Giuseppe Conte. Al De Siano sono stati contestai a muso duro dal neodipietrista ed ex suo compagno di lista, Giovanni Monti, di aver fatto incagliare la corazzata con lo scopo palese di favorire Giosy Ferrandino già da tempo compagno di merende e colazioni con tanto di abboccamenti ed accordi. Era qui , secondo il Monti, che il dottore voleva arrivare, era in questo stallo che il dottore voleva portare la nascente alleanza allargata ed è qui che l’ha portata facendo si che si faccia serio il rischio che il cosiddetto listone non si faccia. Un gioco questo che non è di buon occhio al resto della cordata che da queste scelte esce priva di entusiasmo e stimoli, privata di ogni carica verso la corsa verso il palazzo. Dal canto suo il De Siano che propone il Conte ha anche invitato costantemente le assemblee ed i colleghi a proporre alternative che lui stesso avrebbe sostenuto senza remora. Un solo nome è uscito dal duo Antonio Senese e Giuseppe Zabatta ovvero l’avvocato Vincenzo Arcamone senza però ricevere troppo entusiasmo. Sarà forse che la famiglia del noto avvocato Casamiciolese recherebbe troppi intrecci con l’attuale maggioranza già in procinto di schierare altro familiare alle prossime e lezioni o semplicemente che il listone si sta dimostrando una sgradevole e torbida ribollita? L’incontro si è concluso con il conferimento di un mandato a termine al già sindaco Conte che dovrà adoperarsi per reclutare adepti per uno schieramento che possa dimostrarsi competitivo e sostenibile. Troveranno posto in questo insieme convulso gli esuli di Giosy o meglio vorranno trovarlo? Saranno vere le voci che vogliono fuori dal giosiano intreccio ben cinque consiglieri dell’attuale governo? Mentre appare oramai secca la smentita di Ferrandino avverso una sua candidatura ad Ischia, mentre il nervosismo trapelato dalle frange destrorse del gruppo margheritino non sembra smentire la voce che vuole fuori gli estremisti dallo scarso consenso autonomo dalla coalizione, tra questi ci sarebbero esponenti di primo piano dell’attuale giunta. Intanto riuscirà l’ing. Conte a portare la coalizione lontana dal Mar dei Sargassi prima della resurrezione di Cristo e a trovare la rotta per la corsa a Palazzo Bellavista? Per ora l’unica corsa certa a Casamicciola è quella dell’Angelo, prevista per la domenica di Pasqua, e dove di sicuro non mancheranno sorprese, quelle più clamorose, religione a parte, potrebbero giungere proprio dal duo Mennella-Zabatta a quanto pare dai non larghi consensi in seno al listone e già veleggianti altrove.
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Ultimo aggiornamento Giovedì 28 Maggio 2009 07:03 |