Modena: Sanità, a Mirandola (Mo) gli infermieri ancora nel container, Leoni interroga la Regione: “Quando una sede degna di questo nome?” Stampa
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ModenaNews - Sanita'
Scritto da Il Consigliere regionale Dott. Andrea Leoni   
Lunedì 13 Maggio 2013 09:59

Modena: Sanità, a Mirandola (Mo) gli infermieri ancora nel container, Leoni interroga la Regione: “Quando una sede degna di questo nome?”

“Dal 20 maggio 2012, data della prima violenta scossa di terremoto, la sede dell’assistenza domiciliare infermieristica dell'Ausl si trova in un container posizionato nel parcheggio dell’ospedale di Mirandola (Mo)”.
Lo scrive il Consigliere regionale dell'Emilia Romagna Andrea Leoni in una interrogazione rivolta alla Giunta per conoscere i motivi per cui il servizio non ha ancora una sede, se non definitiva, quantomeno a norma di presidio medico-sanitario e quali provvedimenti urgenti si intendano adottare affinché trovi una definitiva e funzionale sistemazione.

Il Consigliere, visto che nei giorni festivi e prefestivi è reperibile un solo infermiere, e questo per i 9 comuni coperti dal servizio, in un raggio di almeno 50 chilometri, chiede se si intendano assumere provvedimenti affinché il problema dell’organizzazione dei turni nei giorni festivi e prefestivi venga risolto in modo da rendere più efficiente ed efficace l’erogazione del servizio di assistenza domiciliare infermieristica.
Di seguito il testo dell'interrogazione presentata in Regione Emilia Romagna
Bologna, 8 maggio 2013

Alla Presidente dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

Il sottoscritto Andrea Leoni, Consigliere regionale,

considerato che
- dal 20 maggio 2012, data della prima violenta scossa di terremoto, la sede dell’assistenza domiciliare infermieristica dell’Ausl si trova in un container posizionato nel parcheggio dell’ospedale di Mirandola, in provincia di Modena;
- prima del sisma l’assistenza domiciliare poteva contare su tre sedi ubicate nei comuni di Mirandola, Finale Emilia e San Felice;
- ad oggi è l’unico servizio della sanità della Bassa modenese che, pur non avendo mai smesso di funzionare nonostante il sisma ma anzi incrementando le prestazioni, non ha ancora una sede quantomeno a norma di presidio medico-sanitario;
- nei giorni festivi e prefestivi è reperibile un solo infermiere, per i 9 comuni coperti dal servizio per un raggio di almeno 50 km, che risponde alle numerose chiamate e si reca a domicilio per le prestazioni, ma non può utilizzare continuativamente l’auto aziendale per l’intera durata del turno dovendo, ad ogni chiamata, recarsi alla sede di Mirandola per marcare il cartellino, preparare l’auto e partire per il servizio, con tempi d’attesa assai poco funzionali e ingiustificabili;

INTERROGA

la Giunta regionale per sapere:
1) per quale motivo il Servizio di assistenza infermieristica domiciliare dell’Ausl non ha ancora una sede, se non definitiva, quantomeno a norma di presidio medico-sanitario;
2) quali provvedimenti urgenti si intendano adottare affinché il Servizio trovi definitiva e funzionale sistemazione;
3) quali provvedimenti si intendano assumere affinché il problema dell’organizzazione dei turni nei giorni festivi e prefestivi sopra evidenziato venga risolto in modo da rendere più efficiente ed efficace l’erogazione del servizio.
Andrea Leoni

Ultimo aggiornamento Venerdì 26 Luglio 2013 15:06