Inception un thriller onirico
Inception, l’ultimo film di Christoper Nolan interpretato da Di Caprio, dopo il travolgente successo negli Stati Uniti, giunge nelle nostre sale e non mancherà di entusiasmare il pubblico tra sogni, incubi e realtà che si confondono in una pellicola, la quale scava nella psiche grazie ad una trama affascinante, ricca di colpi di scena, di effetti speciali e di una colonna sonora aggressiva ed invadente.
Vedendo questo nuovo prodotto proveniente da oltre oceano ci rendiamo conto dell’abisso che separa il nostro cinema agonizzante e i prodotti di sicuro riscontro al botteghino, grazie ad idee originali, attori veri ed un utilizzo di una moderna tecnica. I referenti di Inception sono numerosi da Minority report a Blade runner, da Matrix alla stessa epopea di 007. La trama, abbastanza complessa ed intellettualoide, ripercorre un antico desiderio dell’uomo, quello di poter vivere in sogno ciò che ci viene negato dalla dura realtà di tutti i giorni: un criminale, specializzato a carpire segreti dai sogni altrui, è costretto per poter ritornare alla sua tranquilla vita borghese e rivedere il sorriso dei suoi figli a compiere un’ultima rapina, la più complessa per realizzare la quale deve essere aiutato da un’equipe di specialisti sognatori, che di volta in volta devono indirizzare gli altri lungo tortuosi labirinti onirici popolati di incubi e ricordi personali. La vicenda si sposta da un capo all’altro del globo terracqueo tra sparatorie e colpi di scena, in astruse architetture escheriane e mondi paralleli, doppi giochi e tripli livelli. Il protagonista non potrà liberarsi nei suoi sogni dell’immagine della moglie morta, interpretata da una magnifica Marion Cotillard, una delle attrici più interessanti del momento, già vincitrice del premio Oscar, la quale, suicidatasi, vuole trattenerlo tra le spire dei sogni per l’eternità. Non riveliamo altro della trama, che dura centosessanta minuti, che scorrono veloci verso un finale sorprendente, appagando il sogno dello spettatore: divertirsi e passare qualche ora lieta. Achille della Ragione
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