Bologna: Errani, un'assoluzione che sorprende “Prima di esprimere un giudizio compiuto sull’assoluzione di Errani, accusato di falso ideologico nel quadro della vicenda Terremerse, mi riservo di conoscere le motivazioni del giudice. La sentenza del Tribunale di Bologna mi ha comunque sorpreso.” Così si è espresso il Consigliere regionale Fabio Filippi, dopo essere venuto a conoscenza della sentenza di assoluzione di Errani. “Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, è stato indagato – aggiunge Filippi – in ordine ad un finanziamento della Regione da un milione di euro alla cooperativa Terremerse, allora presieduta dal fratello Giovanni, attualmente imputato per truffa aggravata.
E’ bene ricordare che nel corso dell’udienza, il Pubblico ministero, Antonella Scandellari, ha chiesto la condanna a un anno di carcere per i due dirigenti regionali, indagati per il reato di falso e di favoreggiamento, e dieci mesi e venti giorni per il Governatore Errani. Credo sia utile riassumere i contenuti della vicenda Terremerse: il fratello di Errani, Giovanni, è stato accusato di avere ottenuto indebitamente nel 2006 un finanziamento di un milione di euro dalla Regione Emilia-Romagna, finanziamento rivolto alla realizzazione di una cantina vitivinicola nell’imolese; i lavori vanno a rilento, due funzionari regionali particolarmente zelanti, pur di non revocare il sussidio riportano su documenti ufficiali cose non vere. Evidentemente, il tutto è avvenuto all’insaputa del Presidente Errani. Un bello scherzetto gli hanno tirato i suoi due funzionari. Ho presentato, dal 2009 ad oggi, decine di atti ispettivi per fare luce sulla vicenda Terremerse, l’ultimo lo scorso agosto, la Regione non è stata in grado di chiarire quanto avvenuto. La questione politica è tuttora aperta, resta il fatto che la Regione, presieduta da Errani, ha finanziato indebitamente una coop rossa, preseduta da un parente stretto dello stesso Governatore. Probabilmente, il nostro Presidente, firmando documenti senza conoscerne il contenuto, ha commesso lo stesso errore del leghista Maroni nel lontano 1994. Il problema è che il milione di euro non è ancora stato restituito. La Regione per ora si è limitata a chiederne la restituzione dei fondi alla coop attualmente proprietaria della cantina. Le responsabilità, politiche e giudiziarie, sono evidenti. Chi ha commesso l’illecito deve pagare. Lo scorso 29 agosto ho presentato un’interpellanza (in allegato) chiedendo la restituzione del maltolto. A tutt’oggi nessuna risposta. Se la Regione non otterrà indietro il finanziamento almeno sarebbe buona norma che si costituisse parte civile. Questa dovrebbe essere la prassi, utilizzata peraltro già in altre situazioni. Mi aspetto pertanto che la Regione si costituisca parte civile nei confronti di Giovanni Errani. Non sarebbe accettabile che rinunciasse anche a questo, visto il notevole danno subito dai contribuenti”. Ufficio Stampa Gruppo Assembleare Pdl Fabio Filippi Bologna, 09/11/2012
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